Per il reazionario “Il Riformista” i politici pro referendum sono “disabili”

Il quotidiano senza freni mostra tutta la sua arroganza: chi ha appoggiato la consultazione avrebbe partecipato a delle “paraolimpiadi della politica”

Speciale Per Senza Bavaglio
Margherita Caroli*
Napoli, 19 giugno 2025

Sono rimasta assai spiacevolmente sorpresa a leggere su Il Riformista dell’ 11 giugno scorso l’articolo dal titolo “La sinistra mette in scena le paralimpiadi della politica: dopo il flop resta chiusa in una gabbia ideologica”  a firma del signor Giuliano Cazzola.

Nell’articolo l’autore sostiene che la Sinistra italiana abbia inscenato, suo malgrado, una specie di paralimpiade politica riferendosi, in partenza, ai risultati del referendum e allargandosi poi ad altri momenti politici.

Il quotidiano filoisraeliano “Il Riformista”, voce acritica della propaganda sionista. L’immagine più in basso spiega bene l’attitune genocidaria del giornale

Nel testo dell’articolo (se così si può definire) il signor Cazzola continua e dice “In poche giornate si è svolta una sorta di paraolimpiade della politica, dove hanno gareggiato (absit iniuria verbis) leader affetti da gravi handicap.“

Concetto di vita

Ho molto faticato per cercare di capire il concetto della vita di questa persona e non sono sicura di esserci riuscita. Immagino che il signor Cazzola indossi permanentemente un paio di paraocchi che salvaguardano la sua certezza di essere nel giusto della sua incredibile visione della vita. Qualcuno di buona volontà dovrebbe informarlo che, per fortuna, la mente di gran parte degli essere umani non è fatta a “sua immagine e somiglianza”.

Cazzola scrive, a proposito dei referendum che “La sinistra mette in scena le paralimpiadi della politica: dopo il flop resta chiusa in una gabbia ideologica” lasciando intendere che coloro che partecipano alle paralimpiadi restano poi in una gabbia, seppur ideologica, come accade agli animali e, praticamente, considerando come tali le persone con handicap. Continuando nel testo il concetto della disabilità dei politici di sinistra viene reiterato, anche se, con molta codardia, aggiunge “absit iniura verbis” (cioè senza offesa) non si capisce se nei confronti dei disabili o dei politici.

Persone di serie B

Risulta invece chiaro in maniera elementare che per questo soggetto le persone con disabilità sono persone di serie B o addirittura C. Le persone disabili quindi, sempre secondo Cazzola, sono meno capaci degli altri normali (e ovviamente dei “normali” fanno parte coloro che non hanno difficoltà fisiche e/o psichiche e che la pensano come lui) e i disabili sono persone non in grado di comprendere e reagire, secondo il suo pregiato ed unico pensiero.

Mi piacerebbe sapere da dove l’autore trae questi convincimenti e gli sarei grata se me lo comunicasse. Ho inviato una mail in questo senso alla segreteria de Il Riformista ma non ho ancora ricevuto risposta.

Devo tuttavia precisare che io sono una persona disabile e quindi, secondo il concetto di disabilità che appartiene al signor Cazzola, nel colloquiare con me si dovrebbero utilizzare termini e concetti alla mia portata e non allo stesso livello di quello che lui usa normalmente per discutere con i suoi pari.

Ciò non vuol dire termini più semplici concetti più elementari, ma esattamente il contrario: parlando, discutendo con le persone disabili si può tranquillamente salire di livello perché noi siamo abituati alla lotta quotidiana per normali attività che i “normali” fanno senza sforzo. Siamo abituati a spendere più energie per conseguire lo stesso risultato (a volte anche superiore) che ottengono i “normali”.

Atleti Paraolimpici

Gli atleti paraolimpici hanno molta più forza e resistenza degli atleti “normali” e i risultati hanno un altro sapore: un sapore molto più dolce perché raggiunto contro ostacoli che agli altri o non sono affatto visibili o, al contrario, vengono considerati insuperabili.

E quindi a questo punto mi corre l’obbligo morale di ringraziare veramente dal profondo del mio cuore il signor Cazzola per aver paragonato i moschettieri dei referendum e tutti coloro che combattono per un mondo più giusto a degli atleti paraolimpici: non avrebbe mai potuto, volontariamente, fare, ad entrambe le categorie, un omaggio più grande. Resto in attesa di altre perle da parte della stessa persona

Margherita Caroli*
*Medico chirurgo
Specialista in Pediatria
Specialista in Scienza dell’alimentazione ad indirizzo dietetico
Dottore di ricerca in nutrizione dell’età evolutiva

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Le iconografia pubblicate sul sito di Senza Bavaglio sono di Valerio Boni

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