Attacco ai giornalisti: sciopero a L’Espresso ma il giornale esce lo stesso

Speciale per Senza Bavaglio Laura Verlicchi Milano, 8 settembre 2024 Situazione incandescente a L’Espresso.  Non.

Come salvare giornalismo e giornalisti: ne parliamo a cena con Senza Bavaglio l’11 settembre

Riprendono le cene di Senza Bavaglio dopo la pausa estiva, che speriamo sia stata per.

L’arresto di Pavel Durov in Francia: questioni aperte e conseguenze per la Libertà Digitale

Più libertà o sicurezza? Le manette al fondatore di Telegram hanno sollevato una serie di interrogativi rilevanti per la libertà di espressione e la sicurezza digitale. Siamo di fronte a un bivio

La Lombarda prima in Italia lancia l’assicurazione tutela legale antiquerele

L’iniziativa mira a impedire le intimidazioni ai giornalisti

Addio a Bruno Brugnoni, le sue analisi sono state importanti per capire il mondo

L’ultimo saluto si potrà dare o domani mattina, mercoledì 17 luglio, alle 10 per la benedizione della salma, oppure giovedì 18 luglio alle ore 9,30, per la chiusura della bara. In entrambi i casi, all’obitorio dell’istituto dei tumori in via Ponzio 8, a Milano

La TV dei vescovi propone patti leonini ai collaboratori già miseramente pagati

TV 2000 propone ai giornalisti di  firmare una transazione che prevede la rinuncia  ai diritti maturati in cambio di 500 euro lordi e della possibilità di firmare  un nuovo contratto. Ovviamente precario

Senza Tonino Tatò, Berlinguer sarebbe stato lo stesso?

I due, uno cattolico-comunista, l’altro solo comunista, formavano un binomio perfetto. Ecco il ricordo della figlia del fedele amico e consigliere del segretario del PCI

Cara Meloni, W il giornalismo investigativo fatto anche di infiltrazioni nascoste

Non esiste l’informazione rubata e non esistono domande irritanti o fastidiose. Bravissimi quei reporter che svelano segreti e fanno domande imbarazzanti

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Rianimiamo un giornalismo ormai rimasto senza autorevolezza e prestigio

Senza Bavaglio e Africa ExPress Milano, 23 giugno 2024 L’informazione del nostro Paese ha subito.

Guerra e informazione: Israele confessa gli ingenti sforzi di propaganda

Lo Stato ebraico elogia la massiccia presenza di reporter. Spingendo però affinché riferiscano una sola versione. L’ufficio del Primo Ministro, ha condotto una campagna globale di diplomazia pubblica di portata senza precedenti “al fine di promuovere la legittimità della politica e degli sforzi israeliani sul campo di battaglia”.