Perché vogliamo che l’INPGI torni pubblico (che non vuol dire all’INPS)

Pier Angelo Maurizio
Roma, 22 gennaio 2020

Perché chiediamo la “garanzia pubblica” per l’Istituto di previdenza dei giornalisti? Per tante buone ragioni, fra le altre quella di sgombrare le bufale più o meno interessate.
NON E’ VERO, per cominciare, che “vogliamo – noi di SOS INPGI – trascinare i giornalisti nell’Inps”. E’ vero esattamente il contrario: pensiamo che l’INPGI possa essere ancora salvato mantenendo la sua autonomia. E’ invece continuando sulla strada delle Scorciatoie “furbe” come quella dei comunicatori, che si finirà in braccio all’INPS (sempre che ci voglia), quando il patrimonio già all’osso sarà ulteriormente eroso e senza poter contrattare alcunché, con tagli drastici e penalizzazioni in particolare dei colleghi che devono andare in pensione e di quelli che la pensione non l’avranno (a meno che non siano considerate pensioni quelle da 100 euro lorde al mese erogate da Inpgi2).
INPGI
“Garanzia pubblica”significa chiedere alla politica un’assunzione di responsabilità. Chiediamo che l’Inpgi torni ad essere riconosciuto come soggetto pubblico a tutto tondo e a 360 gradi, come lo è stato fino al 1994 con una propria gestione autonoma, un proprio bilancio, con propri organi eletti da noi, ovviamente con nuove modalità adatte alle mutate condizioni della professione e del mercato del lavoro.
Inpgi pubblico, dunque: che scandalo, signora mia! Che vergogna, che invenzione “esotica” sfornata da “minoranze rancorose” inventate ancora una volta da chi dimostra quanto rispetti quelli che non la pensano allo stesso modo. Niente di tutto questo. Chiediamo che l’Inpgi torni pubblico per il semplice motivo che… lo è già. Anche se formalmente è una fondazione di diritto privato, tuttora è parte integrante delle articolazioni dell’amministrazione pubblica.Chi lo dice?
La Gazzetta Ufficiale che il 30 ottobre 2019 come tutti gli anni ha pubblicato l’elenco delle “amministrazioni pubbliche” inserite a pieno titolo nel conto economico consolidato dello Stato italiano.

Eccola qui.

Nella lista degli enti economici pubblici appunto, sopra l’Inail e l’Inps e insieme alle altre casse cosiddette “privatizzate” delle professioni, c’è proprio l’ ”Istituto di previdenza dei giornalisti italiani Giovanni Amendola-INPGI”.
Dimenticavo, per legge l’elenco dell’amministrazione pubblica viene redatto annualmente dall’Istat – udite – sulla base delle “norme europee” (leggi sopra in GU). E allora? Molto semplicemente quella del ’94 (D.lgs509/94) doveva essere una privatizzazione limitata ad introdurre elementi di efficienza privatistica nella gestione. Con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. E’ il tipico frutto degli Anni ’90 e dell’ubriacatura di neoliberismo. Dal 2004 ci ha pensato il lavoro di lobby in Parlamento per sottrarre il patrimonio immobiliare degli enti “privatizzati” (70 miliardi di euro) dal 2004 alle norme sul patrimonio pubblico.
Poi il governo Monti si è dato un gran da fare a sponsorizzare i Fondi immobiliari: esplorarne il perché sarebbe illuminante. Chiediamo al Parlamento di avere il coraggio di mettere mano alla materia, cominciando dall’Inpgi sull’orlo del tracollo e anche l’ unica delle casse “privatizzate” a garantire previdenza e assistenza su delega dello Stato.
Chiediamo che con lo status di ente pubblico a tutto tondo siano ristabiliti quei controlli veri che con tutta evidenza sono venuti meno o non sono risultati efficaci e che lo Stato sia garante dell’equilibrio dei conti. Se qualcuno non lo vuole avrà evidentemente i suoi motivi.
Ma non sono i nostri né quelli della maggioranza dei colleghi. Alla politica chiediamo di non essere “amica” né “nemica”, ma un confronto leale perché decida se l’informazione professionale è strategica per il Paese e per garantire il diritto (e per noi il dovere) dei cittadini a sapere.
Di fronte al disastro annunciato della previdenza dei giornalisti, nessuno può tirarsi indietro dalle responsabilità. Non certo chi ha avuto responsabilità dirette di gestione; non la categoria che per troppo tempo si è “distratta”.
Ma nemmeno lo Stato che non ha vigilato. Un formidabile aiuto ci viene proprio dalla recente sentenza del Tar del Lazio – ma ci sono anche altre sentenze della Cassazione in questo senso – che ha dato ragione ad un gruppo di giornalisti per avere accesso richiesto da anni (6) alla documentazione del Fondo immobiliare G. Amendola, affermando che le attività dell’Inpgi sono “di sicuro interesse pubblico” e lo sono anche i suoi atti.
E’ un risultato che mettiamo a disposizione dei colleghi. I vertici Inpgi invece hanno preferito ricorrere al Consiglio di Stato per impedire ancora una volta agli iscritti di conoscere i documenti in nome di una presunta “segretezza commerciale” e altro. Un loro diritto certo ma anche un altro errore e un’occasione persa. Nessuno può pensare di avere la formula magica. La nostra è una proposta su cui confrontarsi senza insulti, anatemi e intimidazioni di vario tipo, nell’interesse di tutti i colleghi.
Pierangelo Maurizio

ECCO I CANDIDATI DELLA LISTA

SOS INPGI – GARANZIA PUBBLICA PER LE PENSIONI

VOTA IN BLOCCO TUTTI I NOSTRI CANDIDATI
Questa è la squadra dei nostri candidati, sostenuti in Lombardia da Senza Bavaglio, Unità Sindacale-Mil e Movimento liberi giornalisti e, a livello nazionale, da Informazione@futuro, Comitato “Diritto ex fissa” e un’alleanza formata da tutti coloro che pensano si possa e si debba voltare pagina per tutelare i giornalisti italiani e le loro pensioni attuali e future.

SCHEDA ANGOLO VERDE

Per il Comitato Amministratore della Gestione Separata Inpgi:

8 – FERRARI Tamara (Lombardia)

12 – NOVELLI Daniela (Lazio)

15 – TANCREDI Valeria (Emilia Romagna)

SCHEDA ANGOLO GIALLO

Per il Collegio Sindacale della Gestione Separata Inpgi:

5 – GALLIZZI Stefano  (Lombardia)

9 – PASTERIS Vittorio (Toscana)

SCHEDA CON ANGOLO MARRONE
INPGI 1 Giornalisti in attività di servizio – Lombardia
Max 8 preferenze

BERTANI Davide Lombardia Notizie

6 BONI Valerio – Freelance ex Mondadori

7 BORZI Nicola Alessio – Freelance giornalista investigativo

11 FUMAGALLI Maria Ancilla – Ufficio stampa Comune di Brugherio

13 LIBELLI Marco – Il Sole 24 Ore

15 MONTANARI Andrea – Mf – Milano Finanza

16 PATARGA Alan Patrizio – TgCom24, NewsMediaset

20 STIGLIANO Daniela Aurelia detta Daniela  Oggi, Rcs Mediagroup

INPGI 1 Giornalisti in attività di servizio – Lazio
Max 7 preferenze

1 – ALTIERI Francesca – Tg3

11 – FANTAUZZI Cistiano – AdnKronos

14 – MANTOVANI Alessandro – Il Fatto Quotidiano

15 – MAURIZIO Pier Angelo – Videonews Mediaset

19 – POLIDORI Elena G. – Quotidiano Nazionale

21 – RONDINELLI Giancarla – RaiUno

25 – TROMBIN Paolo – Tg5

INPGI 1 Giornalisti in attività di servizio – Campania
Dai una sola preferenza

4 – PIROZZI Alfonso – ANSA

INPGI 1 Giornalisti in attività di servizio – Sicilia
Max 2 preferenze

ALEPPO Orazio Maria – RAI
CICERO Alberto – La Sicilia

INPGI 1 Giornalisti in attività di servizio – Toscana
Max 2 preferenze

3 – MANZOTTI Michele – La Nazione
6 – ZAMBELLI Lucia – Regione Toscana

INPGI 1 Giornalisti in attività di servizio – Veneto
Dai una sola preferenza

2 -DE ROSSI Roberta – La Nuova Venezia

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SCHEDA CON ANGOLO ROSSO
Max 7 preferenze

INPGI 1 Pensionati – lista nazionale

ALBERIZZI Massimo  (Lombardia)

3 BARTOLONI  Romano (Lazio)

16 GALLIZZI Giuseppe (Lombardia)

20 MAURO Silvia (Lazio)

25 SBARDELLA Marina (Lazio)

26 SINIGAGLIA Donato (Veneto)

28 VILLOTTA Pietro (Friuli Venezia Giulia)

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SCHEDA CON ANGOLO BLU
Max 4 preferenze

INPGI 1 Collegio dei Sindaci – lista nazionale

ABRUZZO Francesco detto Franco (Lombardia)

8 ESPOSITO Marco (Campania)

FRANZ Pierluigi (Lazio)

11 RONSISVALLE Luigi (Sicilia)

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 QUANDO, COME E DOVE SI VOTA

 Le elezioni per il rinnovo degli Organi Collegiali dell’Inpgi – Gestione principale e Gestione separata – si terranno nel mese di febbraio 2020. Si vota da casa via computer dalle ore 8.00 di lunedì 10 febbraio alle ore 22.00 di mercoledì 12 febbraio.Oppure si può votare presso il proprio seggio di appartenenza dalle 10:00 alle 20:00 di sabato 15 e domenica 16 febbraio 2020.

Questo il calendario:

  • Voto telematico– gli iscritti potranno votare per via telematica senza interruzione dalle ore 8:00 di lunedì 10 febbraio 2020 alle ore 22:00 di mercoledì 12 febbraio 2020 (ora italiana). I colleghi potranno votare utilizzando il proprio codice iscritto, la password personale e un codice PIN, generato in tempo reale al momento dell’accesso e recapitato via SMS sulla propria utenza telefonica mobile, tramite il sito web dell’Istituto (www.inpgi.it). Ogni iscritto potrà votare on line in pochi minuti, utilizzando un PC, uno smartphone, un tablet o ogni altro device collegato a internet, seguendo un semplice e veloce percorso guidato.
  • Voto al seggio– chi preferirà esprimere il proprio voto presso il seggio elettorale della Circoscrizione di appartenenza potrà recarsi personalmente presso i seggi elettorali istituiti presso gli Uffici di corrispondenza regionali, che resteranno aperti dalle 10:00 alle 20:00 delle giornate di sabato 15 e domenica 16 febbraio 2020.

Si salva l’INPGI solo se si comincia a discutere del ruolo dei giornalisti

#SOS INPGI, garanzia pubblica per le pensioni: il nostro programma

 

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