Una favola di Fedro recita:
“Non ci si può mai fidare
dell’alleanza con un potente”
Speciale per Senza Bavaglio
Laura Verlicchi
Milano, 3 luglio 2024
Figli di un dio minore. Sono i 40 precari- giornalisti, autori e consulenti, per lo più partite Iva con contratti anche decennali- ai quali TV2000, la rete della Conferenza episcopale italiana, impone di firmare una transazione tombale, nel vero senso della parola: la rinuncia ai diritti maturati in cambio di 500 euro lordi e della possibilità di firmare un nuovo contratto, ancora una volta precario.
Un’elemosina per mascherare una realtà imbarazzante: la maggior parte delle partite Iva, a quanto risulta, viene utilizzata impropriamente come dipendenti, secondo un malcostume diffuso non solo nel mondo editoriale. Tra loro vi sono anche giornalisti professionisti, che però non hanno contratto giornalistico. E che mai lo avranno, se firmeranno questa transazione, che rende impossibile qualunque azione legale per dimostrare la vera natura del loro lavoro in redazione.
Intanto la presidenza del Cda di Rete Blu, a cui Tv 2000 fa capo, è appena stata affidata a Franco Siddi: l’uomo per tutte le stagioni, passato da segretario della Fnsi a consigliere d’amministrazione della Rai e da lì a presidente di Confindustria Radio Tv, incarico a cui era stato riconfermato nel 2019 proprio in quota Tv 2000. Un doppio salto mortale, concluso con le dimissioni di Siddi, pochi mesi fa, dal consiglio nazionale della Fnsi, di cui era membro di diritto, per passare definitivamente dalla parte datoriale, come ricorda anche la segretaria della Fnsi Alessandra Costante, che invita i giornalisti a non sottoscrivere “patti leonini” e a rivolgersi alle associazioni territoriali. Stampa Romana si dichiara al fianco di coloro che, comunque inquadrati, svolgono attività giornalistica nell’emittente.
“Una transazione capestro su una controversia che non esiste”, commenta il Comitato precari Tv 2000, “con la quale si costringono i lavoratori a dichiarazioni non conformi alla realtà dei fatti: il documento fa riferimento a nostre inesistenti “generiche rivendicazioni” in merito ai compensi pattuiti. Va ricordato che la parola “transazione” si riferisce a un accordo concluso tra le parti di un rapporto, dunque frutto di una libera intesa, mentre qui siamo di fronte a un atto arrogante e unilaterale che l’ad Massimo Porfiri e il direttore del personale Luciano Flussi impongono ai lavoratori – nel silenzio assoluto del direttore di rete Vincenzo Morgante e dell’editore”. Cioè la Cei, presieduta dal cardinale Matteo Zuppi, “don Matteo”, come ama farsi chiamare, normalmente prodigo di intemerate contro il precariato e a favore dei diritti dei lavoratori. Ma non stavolta.
“È assolutamente normale che vengano previste cifre poco più che simboliche nei casi in cui le transazioni stesse si affianchino al rinnovo della collaborazione», si giustifica Rete Blu. Peraltro, c’era già stato un precedente a settembre, nei confronti di altre partite Iva “storiche”, tra cui alcuni lavoratori vicini alla pensione, costretti alla conciliazione o a contrattazioni estenuanti.
In realtà, il clima nella Tv dei vescovi è tutt’altro che sereno: e non solamente per questioni economiche, legate anche al calo del gettito dell’8 per mille. Il clima di stretta collaborazione del passato, quando il cardinale Camillo Ruini ha voluto creare un network informativo al servizio di un progetto religioso ma anche culturale, a cui hanno collaborato personalità di alto livello, si è deteriorato, soprattutto con la gestione Morgante: stride il contrasto fra i tanti programmi di Tv 2000 che doverosamente stigmatizzano lo sfruttamento e il precariato e il trattamento riservato ai lavoratori di quella stessa tv, considerati più un ostacolo che una risorsa.
Laura Verlicchi
verlicchilaura7@gmail.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Le iconografie di Senza Bavaglio sono di Valerio Boni
Vuoi contattare Senza Bavaglio? Manda un messaggio WhatsApp con il tuo nome e la tua regione (o Paese) di residenza al numero +39 345 211 73 43 e ti richiameremo. Specifica se vuoi essere iscritto alla Mailing List di Senza Bavaglio per ricevere gratuitamente via whatsapp le news del nostro quotidiano online.
Leave a Comment