Mondadori, tutto pronto per mescolare le carte e per fregare l’INPGI

Speciale per Senza Bavaglio
Valerio Boni
Milano, 21 gennaio 2020

La data del Primo gennaio non coincide con l’avvio
di un periodo di pace per i giornalisti che fino al 31 dicembre lavoravano nelle redazioni Mondadori. Il passaggio delle cinque testate (Starbene, Confidenze, Tustyle, Sale&Pepe e Cucina Moderna) a Stile Italia Edizioni e il contestuale conferimento di tutte le attività relative ai magazine e ai siti del Gruppo, oltre alle partecipazioni dell’area periodici in Mondadori Media non è una garanzia di tranquillità. E le conseguenze di queste operazioni si cominceranno a delineare già a partire dalle prossime settimane, ripresentando un cliché purtroppo ormai noto.

La strategia è stata come di consueto condita con parole scelte accuratamente per dare l’impressione che tutto sia sotto controllo, mentre nulla è cambiato. Si è parlato di una concentrazione degli sforzi sui brand (guai a chiamarli testate) ad alto potenziale multimediale, lasciando intuire che in Mondadori Media Spa rimangano solo i rami “verdi”. In realtà a Segrate sono rimaste alcune strutture che rappresentano un peso secondo, e presto si tornerà a parlare di ricatti e sacrifici per scongiurarne la chiusura.

È il caso di “Il mio Papa”, o ancora di “Spy”, due settimanali che si erano aggiunti in tempi recenti. Il primo, introdotto a marzo 2014  con l’obiettivo di raccontare la settimana di Papa Francesco, il secondo ancora più giovane, nato nel giugno 2017 da un’idea di Alfonso Signorini “per raccontare i retroscena della vita dei vip, rivelando storie mai scontate”.

Nonostante l’impiego di redazioni ridotte all’osso e il contributo di service e collaboratori in evidente contrasto con gli accordi nazionali, in violazione di quanto stabilito per gli stati di crisi, i conti delle due testate hanno rapidamente virato verso il rosso, tanto da finire sulla lista nera.

La costituzione di Mondadori Media è stata venduta così: “Questa operazione – in linea con quanto già fatto con Mondadori Libri S.p.A. e Mondadori Retail S.p.A. – consente di creare una struttura societaria specifica, che valorizzi ogni business del Gruppo. Tale assetto permette una gestione ancora più efficiente e mirata, tenendo conto delle specificità di ogni singola attività, e risulta più funzionale al conseguimento di opportunità strategiche e partnership”. In realtà si scoprirà che il vero business rimarrà quello degli ultimi anni, vale a dire lo sfruttamento di presunti esuberi “non strutturali” con l’intento di avviare nuovi stati di crisi.

Di efficiente e mirato c’è sicuramente il fatto che la costituzione di una nuova società azzera il conteggio di casse integrazione e contratti di solidarietà, aprendo un quinquennio vergine, da utilizzare a vantaggio dell’azienda, che potrebbe tornare a distribuire un dividendo agli azionisti già nella primavera 2020. Più che il varo con scarsa convinzione di testate  “rivoluzionarie”, a Segrate hanno appurato che i contratti di solidarietà hanno effetti miracolosi sui conti, al punto da non poterne più fare a meno. Il costo del lavoro si contrae, e allo stesso tempo si risparmia sul versamento dei contributi, scaricando tutti gli oneri sull’INPGI.

Resta da vedere come si concluderà la campagna di esodi incentivati, che ha subito un’accelerazione nelle ultime settimane del 2019 e potrebbe avere effetti non previsti. È circolata la voce che l’interesse per l’uscita in cambio di un’offerta economica abbia allettato soprattutto i giornalisti dell’area cucina, Sale & Pepe e Cucina Moderna, al punto da rischiare di compromettere il trasferimento a Stile Italia Edizioni di Maurizio Belpietro. L’accordo ha infatti un valore solo se può contare sull’impiego di giornalisti pagati da Mondadori. L’acquisizione di testate vuote è al contrario del tutto inutile.

Valerio Boni
valeboni2302@gmail.com
twitter @sbavaglio

CANDIDATO ATTIVO IN LOMBARDIA ALLE ELEZIONI DELL’INPGI NELLA LISTA SOS INPGI

I NOSTRI CANDIDATI

SOS INPGI – GARANZIA PUBBLICA PER LE PENSIONI
VOTA IN BLOCCO TUTTI I NOSTRI CANDIDATI
Questa è la squadra dei nostri candidati, sostenuti in Lombardia da Senza Bavaglio, Unità Sindacale-Mil e Movimento liberi giornalisti e, a livello nazionale, da un’alleanza formata da tutti coloro che pensano si possa e si debba voltare pagina per tutelare i giornalisti italiani e le loro pensioni attuali e future.:

SCHEDA ANGOLO VERDE

Per il Comitato Amministratore della Gestione Separata Inpgi:

8 – FERRARI Tamara (Lombardia)

12 – NOVELLI Daniela (Lazio)

15 – TANCREDI Valeria (Emilia Romagna)

SCHEDA ANGOLO GIALLO

Per il Collegio Sindacale della Gestione Separata Inpgi:

5 – GALLIZZI Stefano  (Lombardia)

9 – PASTERIS Vittorio (Toscana)

SCHEDA CON ANGOLO MARRONE
INPGI 1 Giornalisti in attività di servizio – Lombardia
Max 8 preferenze

BERTANI Davide Lombardia Notizie

6 BONI Valerio – Sorrisi e Canzoni, Mondadori

7 BORZI Nicola Alessio – Freelance giornalista investigativo

11 FUMAGALLI Maria Ancilla – Ufficio stampa Comune di Brugherio

13 LIBELLI Marco – Il Sole 24 Ore

15 MONTANARI Andrea – Mf-Milano Finanza

16 PATARGA Alan Patrizio – TgCom24, NewsMediaset

20 STIGLIANO Daniela Aurelia detta Daniela  Oggi, Rcs Mediagroup

INPGI 1 Giornalisti in attività di servizio – Lazio
Max 7 preferenze

1 – ALTIERI Francesca – Tg3

11 – FANTAUZZI Cistiano – AdnKronos

14 – MANOTOVANI Alessandro – Il Fatto Quotidiano

15 -MAURIZIO Pier Angelo – Videonews Mediaset

19 -POLIDORI Elena G. – Quotidiano Nazionale

21 – RONDINELLI Giancarla – RaiUno

25 – TRMBIN Paolo – Tg5

INPGI 1 Giornalisti in attività di servizio – Campania
Dai una sola preferenza

4 – PIROZZI Alfonso – ANSA

INPGI 1 Giornalisti in attività di servizio – Sicilia
Max 2 preferenze

ALEPPO Orazio Maria – RAI
CICERO Alberto – La Sicilia

INPGI 1 Giornalisti in attività di servizio – Toscana
Max 2 preferenze

3 – MANZOTTI Michele – La Nazione
6 – ZAMBELLI Lucia – Regione Toscana

INPGI 1 Giornalisti in attività di servizio – Veneto
Dai una sola preferenza

2 -DE ROSSI Roberta – La Nuova Venezia

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SCHEDA CON ANGOLO ROSSO
Max 7 preferenze

INPGI 1 Pensionati – lista nazionale

ALBERIZZI Massimo  (Lombardia)

3 BARTOLONI  Romano (Lazio)

16 GALLIZZI Giuseppe (Lombardia)

20 MAURO Silvia (Lazio)

25 SBARDELLA Marina (Lazio)

26 SINIGAGLIA Donato (Veneto)

28 VILLOTTA Pietro (Friuli Venezia Giulia)

…………………………….

SCHEDA CON ANGOLO BLU
Max 4 preferenze

INPGI 1 Collegio dei Sindaci – lista nazionale

ABRUZZO Francesco detto Franco (Lombardia)

8 ESPOSITO Marco (Campania)

FRANZ Pierluigi (Lazio)

11 RONSISVALLE Luigi (Sicilia)

…………………………….

 QUANDO, COME E DOVE SI VOTA

 Le elezioni per il rinnovo degli Organi Collegiali dell’Inpgi – Gestione principale e Gestione separata – si terranno nel mese di febbraio 2020. Si vota da casa via computer dalle ore 8.00 di lunedì 10 febbraio alle ore 22.00 di mercoledì 12 febbraio.Oppure si può votare presso il proprio seggio di appartenenza dalle 10:00 alle 20:00 di sabato 15 e domenica 16 febbraio 2020.

Questo il calendario:

  • Voto telematico– gli iscritti potranno votare per via telematica senza interruzione dalle ore 8:00 di lunedì 10 febbraio 2020 alle ore 22:00 di mercoledì 12 febbraio 2020 (ora italiana). I colleghi potranno votare utilizzando il proprio codice iscritto, la password personale e un codice PIN, generato in tempo reale al momento dell’accesso e recapitato via SMS sulla propria utenza telefonica mobile, tramite il sito web dell’Istituto (www.inpgi.it). Ogni iscritto potrà votare on line in pochi minuti, utilizzando un PC, uno smartphone, un tablet o ogni altro device collegato a internet, seguendo un semplice e veloce percorso guidato.
  • Voto al seggio– chi preferirà esprimere il proprio voto presso il seggio elettorale della Circoscrizione di appartenenza potrà recarsi personalmente presso i seggi elettorali istituiti presso gli Uffici di corrispondenza regionali, che resteranno aperti dalle 10:00 alle 20:00 delle giornate di sabato 15 e domenica 16 febbraio 2020.Una gestione cieca e scellerata sta affondando l’INPGI: fermiamoli

Si salva l’INPGI solo se si comincia a discutere del ruolo dei giornalisti

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