Inquietante comportamento al Congresso: affossate per principio le mozioni dei non allineati

Speciale per Senza Bavaglio
Marinella Rossi
Milano, 13 marzo 2023
Seguono delizie e pinzillacchere dal 29esimo Congresso della Federazione nazionale della Stampa, in cui – nella plateale assenza di Beppe Giulietti, il segretario uscente Raffaele Lorusso, da non confondere con l’omonimo al femminile, scivola fra i suoi preferiti in platea (leggi delegazione ligure e protetta A. Costante) a suggerire di affossare le mozioni che provengano da non allineati.
Come questa, proposta dalla delegazione romana, che affronta il delicato tema di ostacolo all’informazione con gesti e parole. Quando ho chiesto alla delegazione ligure il perché dell’opposizione a questa mozione, mi è stato risposto dalla neoeletta alla segreteria della Fnsi che noi “non possiamo introdurre reati nel codice penale…”.
Ma davvero, le ho chiesto? Quasi non ci credevo, poi però ho riso. Questo è il livello culturale e dialettico della nuova dirigenza.
Segue mozione bocciata, che ovviamente non avrebbe introdotto un reato ma avrebbe chiesto a chi di dovere di lavorarci su, del tutto e pienamente condivisibile in un mondo non alla rovescia.

Il sindacato è morto? Ma pure io non sto benino.

Marinella Rossi
marinella.rossi1956@gmail.com

Mozione ostacolo all’informazione
Inserimento nel codice penale del reato di “Ostacolo all’informazione”

Il XXIX Congresso della Federazione nazionale della stampa italiana, riunitosi a Riccione dal 14 al 17 febbraio 2023
PREMESSO CHE
si susseguono episodi di aggressione nei confronti di giornalisti impegnati nello svolgimento del loro lavoro, minacce e intimidazioni di ogni genere come rilevato dall’osservatorio istituito presso il Ministero dell’Interno
sono cresciuti del 100% nel 2022 i giornalisti minacciati secondo l’osservatorio Ossigeno per l’informazione
episodi di aggressione – come quelli ai quali abbiamo assistito in occasione di manifestazioni no-vax o di tassisti, ma anche di operazioni di polizia giudiziaria – impediscono ai giornalisti di svolgere il loro diritto-dovere di fare informazione tali episodi, avvenuti anche di fronte a rappresentanti delle forze dell’ordine, non sono perseguibili se non a querela di parte ovvero in presenza di una prognosi superiore ai venti giorni di ospedale, con la contestazione del reato di minacce, aggressione o lesioni
CONSIDERATO CHE
L’Associazione stampa romana, con il supporto di giuristi e tecnici del settore, ha elaborato un articolo da aggiungere al codice penale che mira a istituire il reato di “Ostacolo all’informazione”, sottolineando l’importanza del lavoro che svolgono i giornalisti nel fornire ai cittadini un bene pubblico primario come quello di conoscere ciò che accade ovvero il diritto a essere informati
La proposta di articolo recita: “Chiunque, per limitare o impedire la ricerca, la raccolta, la ricezione, l’elaborazione, il controllo, la pubblicazione o la diffusione di informazioni, opinioni o idee di interesse pubblico, utilizza violenza, minaccia o frode in danno di soggetti esercenti l’attività giornalistica, è punito con la reclusione da due a sei anni”.
Nel corso dell’ultima legislatura è stato avviato un confronto con i gruppi parlamentari affinché si potesse arrivare a prevedere l’istituzione del reato, interrotto dallo scioglimento anticipato delle Camere
IMPEGNA
Il Segretario e la Giunta esecutiva della Fnsi a sostenere la proposta di istituzione del reato di “Ostacolo all’informazione” sollecitando il Parlamento a inserire tale proposta nel calendario dei lavori.
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