Tradita da intrighi di palazzo di ControCorrente si dimette la presidente dell’Ordine del Trentino-AA

Elisabeth “Lissi” Mair ha “lasciato” con una violentissima lettera in cui accusa la sua maggioranza di averla abbandonata e costretta alle dimissioni. “Hanno studiato trucchetti e miseri espedienti per ottenere le mie dimissioni. Voglio pensare con la mia testa e quindi per loro non sono affidabile!”

Speciale per Senza Bavaglio
Massimo A. Alberizzi
Milano, 3 marzo 2023

ControChiunque colpisce e affonda. Nel mirino la Presidente del Trentino, unica donna Presidente, eletta in una lista di sole donne che si è candidata in Trentino-Alto Adige contro una lista di soli uomini professionisti capitanata dal presidente uscente Mauro Keller e appoggiata da ControCorrente. Ha vinto ma la sconfitta al vecchio capo non è andata giù. E le ha fatto la guerra.

La collega Elisabeth Anna Mair, Lissi per gli amici, si è quindi dimessa da presidente dell’Ordine del Trentino-Alto Adige con una violentissima lettera in cui accusa la sua maggioranza di averla abbandonata e costretta alle dimissioni: “Non potevo andare avanti – confessa al telefono –.  Mi hanno fatto terra bruciata intorno ma non per divergenze sulla politica e sugli indirizzi dell’Istituto. Semplicemente perché non rispettavo il pensiero unico”.

“A remare contro primi tra tutti l’ex presidente dell’Ordine regionale Fabrizio Franchi – racconta -. Ora quelli che mi hanno costretta alle dimissioni mi manifestano grande solidarietà. Non c’è limite all’ipocrisia. Hanno studiato trucchetti e miseri espedienti per ottenere le mie dimissioni. Voglio pensare con la mia testa e quindi per loro non sono affidabile!”

La delegazione altoatesina in Congresso Fnsi a Riccione si è astenuta (l’astensione equivale al voto contrario) perfino sulla mozione che impegnava la dirigenza a firmare un contratto dignitoso.

Lo sfogo di Lissi è pesante e irripetibile: ”Stanno buttando il giornalismo alle ortiche e distruggendo tutti i valori di questa professione. Mi hanno perfino chiesto di chiedere scusa, come ai tempi bui che dicono di odiare. Ma quali scuse – dice al telefono -. Sono orgogliosa di quello che ho fatto. Io voglio uscire da tutto, anche dal sindacato”.

Grazie Lissi e a te va la solidarietà di tutti noi. Sei preziosa e non vogliamo perderti. Tu rappresenti qualcosa di finalmente nuovo in un mondo cristallizzato e che non intende rinnovarsi.

Massimo A. Alberizzi
twitter @malberizzi

Ecco la lettera con cui Lissi Elisabeth Maier si è dimessa da presidente e dal consiglio dell’Ordine del Giornalisti del Trentino-Alto Adige.

Care colleghe e cari colleghi,

è con dispiacere ma anche con un personale sollievo che vi comunico le mie dimissioni dalla Presidenza e come consigliera dell’Ordine regionale.

In questo periodo sono successe cose gravi che ho cercato di combattere ma non ho trovato all’interno di questo consiglio, che pur mi ha eletta, il necessario sostegno. Anzi c’è stato un mirato progressivo logoramento da parte di chi – per i propri errori – era stato sconfitto alle ultime elezioni. Dunque, mi dimetto ma senza ‘’chiedere scusa’’ – come mi è stato chiesto – per una lettera in cui sono invece orgogliosa.

Con quella lettera, che rivendico, ho fatto solo il mio dovere di Presidente assumendomi la responsabilità di difendere il ruolo e le prerogative dell’Ordine dalle iniziative di un Sindacato che – senza nessuna informazione preventiva – ma facendo tutto ‘’di nascosto’’  – ha deciso di costituirsi come ente formatore. Ma la formazione, a mio avviso, é compito precipuo proprio dell’Ordine e tutti qui dovremmo difendere queste nostre prerogative senza creare costosi ed inutili doppioni. Invece di collaborare con l’Ordine – come è sempre stato nella tradizione dei nostri organismi di categoria  – é stato scelto di agirgli contro.

Ho dato anche recentemente la mia massima disponibilità a questa collaborazione per superare aperte e visibilissime, anche in questa sede, ostilità. Tutto é stato purtroppo inutile in quella che appare come una lunga e astiosa lotta di potere per ribaltare un esito elettorale  e non una difesa degli interessi dell’Ordine e della categoria.

Se questo é lo Zeitgeist, se questo è lo stile vi dico che non fa per me.  E non credo faccia bene neppure alla nostra categoria ed onore alla sua storia.

Sono orgogliosa comunque dell’operato che sono riuscita a portare avanti in questi 15 mesi. E ringrazio di cuore chi mi ha seguita e sostenuta in questo periodo ricco di emozioni.

Considerate queste le mie dimissioni anche dal Consiglio come irrevocabili.

Ringrazio anche ai miei elettori ed elettrici che mi avevano data fiducia e lascio spazio al primo dei non eletti.

Elisabeth Anna Mair”

Forza Lissi.

s.b.

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