Gazzetta di Mantova: rapporti sindacali militareschi con sanzioni disciplinari

Speciale Per Senza Bavaglio
Laura Verlicchi
Milano, 10 maggo 2023

Siamo uomini o caporali? L’immortale domanda di Totò viene alla mente, quando si considera il clima di certe redazioni, dove le relazioni sindacali vengono gestite col piglio militaresco ormai in disuso persino nelle caserme. È il caso della Gazzetta di Mantova, gruppo Gedi, dove si fa ricorso alle sanzioni disciplinari per stroncare un confronto sindacale arrivato ormai al calor bianco.

Così Daniela Marchi, membro del cdr, è stata sanzionata dall’azienda con un giorno di sospensione dal lavoro senza retribuzione per aver pronunciato “parole gravemente offensive” durante una trattativa sindacale.

Un confronto dai toni accesi, certo, di cui la collega si è anche scusata: frutto però dell’esasperazione provocata da un problema che si trascina da anni, ovvero la vexata quaestio dei turni di servizio settimanali e domenicali, che vengono comunicati all’ultimo momento, il venerdì o a volte addirittura il sabato per il lunedì successivo.

Una situazione che rende difficile la vita dei giornalisti, impossibilitati a programmare i propri impegni privati e lavorativi, visto che i turni sono tre – mattino, pomeriggio e sera – e la questione riguarda circa un terzo della redazione, chi cioè lavora per la cronaca nera e sul web.

Da anni il cdr si batte per ottenere una pianificazione corretta, con la richiesta di comunicare i turni a inizio settimana. Le risposte sono sempre state evasive, con scuse varie, ma nulla è cambiato. Non servono gli appelli del cdr al buon senso e al rispetto della professionalità dei colleghi, penalizzati da un’organizzazione del lavoro più punitiva che collaborativa.

La goccia che fa traboccare il vaso è l’ennesima comunicazione tardiva arrivata alla stessa Daniela Marchi, che viene a sapere il venerdì di doversi presentare in servizio la domenica mattina.

Da qui nasce la discussione con un caporedattore e con il direttore: i toni salgono, il problema resta.  Come sottolinea la successiva mail, dove il cdr chiede per l’ennesima volta una migliore organizzazione dei turni.

Una richiesta sostenuta anche da una relazione del medico del lavoro, che sottolinea gli effetti negativi di questa situazione sulla vita dei giornalisti. Serve altro?

Laura Verlicchi
verlicchilaura7@gmail.com

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Le iconografie degli articoli di Senza Bavaglio sono di Valerio Boni.

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