IL PROGRAMMA DI SENZA BAVAGLIO PER I COLLABORATORI
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Autonomo non è sinonimo di precario. L’universo dei freelance, sempre snobbato dalla Fnsi, deve trovare nel sindacato una sponda amica. Sindacato e Ordine devono fissare un tariffario senza necessariamente discuterlo e concordarlo con la controparte. Gli avvocati non hanno mica concordato con i clienti il loro tariffario. Il sindacato deve garantire assistenza legale, fiscale, di welfare, polizze assicurative per i rischi professionali, oltre a spazi di coworking.
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No allo sfruttamento degli “abusivi”, che vanno regolarizzati, al riciclaggio dei pensionati in redazione, alle prevaricazioni sui collaboratori. Pretendiamo l’applicazione degli articoli 2 e 12 del Contratto, facendo riconoscere a quei precari, di fatto redattori, le qualifiche di collaboratori fissi e corrispondenti.
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Previdenza: azioni di lobbing per ottenere l’equiparazione all’importo della pensione sociale. Pensione dignitosa per tutti.
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Sanzioni automatiche agli editori che rifiutano di pagare il contributo previdenziale obbligatorio del 4% su qualunque fattura o notula.
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Puntualità nei pagamenti. I pagamenti devono essere pagati entro 30 giorni dalla consegna del “pezzo”, come impone la legge, prevedendo interessi di mora per ogni giorno di ritardo.
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Gli articoli richiesti vanno pagati anche se non pubblicati.
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Ridare dignità ai fotogiornalisti. I fotogiornalisti devono avere compensi dignitosi. Le foto devono essere firmate.
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Occorre una tutela assicurativa per danni a persone e attrezzatura.
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Responsabilità e tutela civile e penale del committente. Va previsto un obbligo a carico del committente per eventuali danni da responsabilità civile e penale per tutti i rapporti di collaborazione.
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Stop alle “cartelle esattoriali” dell’INPGI. In caso di difficoltà comprovate, è ingiusto punire i morosi con maggiorazioni degli importi dovuti.
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Lavoro gratuito? No grazie. Esigiamo un’attenta vigilanza e la costante denuncia agli organi competenti e agli Enti di categoria di ogni forma di lavoro gratuito o irregolare, sia pure camuffato da stage formativo.
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Formazione reale. Bisogna garantire ai non contrattualizzati corsi qualificati di formazione e di aggiornamento, come previsto dall’ art. 4 CNLG.
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Rappresentanza nei Cdr. Ci deve essere un rappresentante dei non contrattualizzati nei Cdr per tutelarne gli interessi.
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