Speciale per Senza Bavaglio
Tamara Ferrari e Alessandra Fava
Roma, 22 maggio 2020
Ennesimo colpo di mano con la regia di Controcorrente contro il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e il suo presidente Carlo Verna.
Il Consiglio si è riunito mercoledì 20 maggio in una storica online alla quale hanno partecipato una cinquantina di consiglieri. I consiglieri romani e parte dell’esecutivo erano negli uffici di Sommacampagna, gli altri collegati in streaming.
Nelle ultime battute del Consiglio, ormai a pomeriggio inoltrato, è saltata fuori una petizione con in calce i nomi di 26 consiglieri che chiede la fine della legislatura nei tempi previsti, quindi con elezioni a ottobre. Caso strano gli eletti di Senza Bavaglio non sapevano niente di questa lettera e parte dell’esecutivo neppure. Secondo i firmatari, l’Ordine dovrebbe pure inoltrare la loro richiesta al ministero.
Posto che sulla proroga o meno dei Consigli degli ordini professionali la parola spetta all’organismo vigilante, vale a dire il Ministero di Giustizia, e che è evidente che l’Ordine ottempererà alle decisioni ministeriali, è sembrato davvero anomalo che una minoranza di consiglieri metta i paletti per andare a elezioni il più presto possibile.
Tutti sanno infatti che in sede ministeriale sono in corso valutazioni sull’opportunità di prolungare i termini delle legislature professionali in modo da concedere altri 6 mesi o più visto che molti consigli non hanno potuto tenersi e le pratiche sono rimaste indietro. Il Consiglio nazionale dei giornalisti si è riunito a Roma il 28 e 29 gennaio 2020, mentre sono saltati ben due consigli successivi 24 e 25 marzo, 5-6 aprile 2020. Salterà anche quello del 9 e 10 giugno forse differito alla fine di giugno se si riuscirà a riunirsi in sicurezza e in una sala abbastanza capiente.
E così è in forse quello del 7-8 luglio che anch’esso potrebbe cambiare data o essere annullato. Parte dei consiglieri poi potranno collegarsi online se non se la sentono di partecipare de visu. Il Consiglio di disciplina inoltre ha dovuto saltare vari incontri e così diverse commissioni.
E’ ovvio che questo ha rallentato tutti i lavori, specie quelli delle Commissioni che dovevano portare le loro decisioni in Consiglio per la votazione finale. Forse è anche questo sforzo di democrazia che dà fastidio a una corrente sindacale che vuole correre alle elezioni.
Nel consiglio online, così si è sentito un consigliere paventare “la campagna elettorale sotto Natale”, un altro invocare il “semestre bianco anche per l’Ordine”, prospettiva mai contemplata in un Ordine professionale. Insomma la maggioranza che ha espresso il presidente Carlo Verna adesso gli fa la guerra in tutti i modi e pur di spazzare tutto l’esecutivo e tornare a fare i loro giochi sono disposti a chiudere la porta alla legislatura presente e correre a elezioni.
Mentre noi di Senza Bavaglio ci stiamo occupando, insieme ad altri colleghi, di portare a termine il cosiddetto foglio rosa dei pubblicisti che impedirà la fabbrica dei tesserini e metterà dei paletti sugli accessi alla professione istituendo una verifica su collaborazioni reali (e non fittizie) e pagamenti (reali e non fittizi); mentre stiamo cercando di portare a casa un’integrazione al Codice deontologico che aggiunga un articolo dedicato al linguaggio nei femminicidi e le violenze sessuali di vario genere; mentre stiamo nella Commissione pari opportunità cercando di varare un corso online dedicato al linguaggio di genere e la violenza, altri si occupano della campagna elettorale. Martellano di telefonate pensionati e amici per stabilire il parterre che li porterà nuovamente in consiglio nazionale.
Noi vogliamo finire il lavoro e quindi chiediamo a gran voce che vengano rispettate le decisioni che prenderà il Ministero su un eventuale prolungamento dei termini delle legislature professionali. E se il Ministero concederà altri 6 mesi, ultimeremo il lavoro importante che abbiamo iniziato.
Tamara Ferrari consigliera nazionale
Alessandra Fava consigliere nazionale
Leave a Comment