Speciale per Senza Bavaglio
Massimo A. Alberizzi
Roma, 12 dicembre 2018
Poiché alcuni colleghi di Senza Bavaglio sono presenti nelle liste di informazione@futuro, sono intervenuto nella campagna elettorale laziale per spiegare le nostre posizioni.
Ora ho letto la polemica sulla correttezza del voto sollevata da alcuni candidati della corrente Contro Corrente. A me pare che sia assolutamente pretestuosa e strumentale per una serie di motivi.
In settembre, molto prima del voto, ho inviato al presidente Giuseppe Giulietti, presidente della FNSI e esponente/fondatore della corrente Controcorrente, una lettera – che riporto qui sotto – in cui gli esponevo alcuni dubbi sulla correttezza del voto nelle regioni.
Ma oltre ai casi contenuti nella missiva ne esistono altri che violano uno dei principi base della democrazia: l’omogeneità del corpo elettorale. Tutti coloro che sono chiamati a eleggere i delegati al congresso della Federazione dovrebbero avere le stesse caratteristiche; invece non è così.
In Friuli Venezia Giulia vengono regalate alcune tessere dell’Associazione di Stampa. Si gonfia così, a discrezione, il numero degli iscritti. Dicono che sono pochi. Ci credo ma ne basta uno solo per violare le regole. E’ una questione di metodo e mentalità. Vuoi aiutarli perché sono colleghi deboli. Benissimo iscrivili ma senza diritto di voto.
Nel Lazio è stata fatta una moratoria e chi non aveva pagato per 4 anni poteva mettersi in regola con 70 euro. A Milano ne doveva pagare 260. Ovviamente non è in discussione un giudizio di merito, ma anche qui è il metodo che non va.
Queste regole diverse da regione a regione, hanno creato squilibri sul numero degli aventi diritto al voto e un grave vulnus alla democrazia. Posso pensare che se a Milano fosse stata introdotta la stessa moratoria di Roma avremmo vinto noi le elezioni? E quindi chi non ha voluto la moratoria ha evitato di perdere il potere? A Milano la stragrande maggioranza dei non contrattualizzati è con noi (le cene dei freelance e dei precari dal 1994 ogni primo mercoledì del mese sono strapiene di colleghi). Molti però, traditi da un sindacato imbelle che non si occupa di loro, hanno fatto decadere la loro iscrizione alla Lombarda.
Queste discrepanze le avevo già denunciate in Consiglio Nazionale ma non mi pare che qualcuno dei rappresentanti di quella corrente che ora accusa Informazione@futuro di nefandezze elettorali, si sia unito alle mie proteste. Perché? Semplice agli amici i dirigenti della FNSI perdonano tutto (a Milano, su parere “telefonico” della Federazione è stata ammessa una lista amica che non aveva rispettato la percentuale di genere) ai nemici si rimproverano le cose più banali.
Massimo A. Alberizzi
Consigliere Nazionale FNSI
Senza Bavaglio
@sbavaglio
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Al presidente della FNSI
Beppe Giulietti
Caro Beppe,
Poiché sei tu il garante dello Statuto federale e si va incontro a elezioni generali di straordinaria importanza, data la drammatica situazione dell’editoria italiana, ti chiedo di ristabilire alcune direttive, affinché il processo del voto sia trasparente e democratico.
Uno dei più importanti dogmi della democrazia è quello secondo cui le regole per eleggere un organismo condiviso devono essere uguali per tutti. Anche se la nostra organizzazione è basata su un sistema federale, non è assolutamente ammissibile che ciascuno degli enti federati – cioè delle associazioni regionali di stampa – adotti norme e regole diverse per eleggere i delegati a un organismo condiviso da tutti. Certo ognuno è autonomo e al suo interno si organizza come vuole, ma quando si interfaccia con la Federazione deve obbedire a regole uguali e valide per tutti.
Ecco alcuni dei suggerimenti che ti sottopongo e spero tu voglia adottare per garantire trasparenza e democrazia.
1 – In tutta Italia i giorni delle votazioni devono essere gli stessi e confinati nell’ultimo weekend disponibile per rispettare i termini dello statuto federale. Non è ammissibile che in alcune regioni – con il chiaro fine ultimo di comprimere la democrazia – si voti invece nel primo weekend possibile, avvantaggiando chi è radicato sul territorio.
2 – Occorre stabilire che la raccolta delle firme, che diventa più complicata per le nuove liste che intendono presentarsi alle elezioni, può avvenire in originale oppure inviando il modulo firmato, anche scannerizzato o fotografato, con i moderni sistemi di trasmissione telematica, cioè e-mail, pec, fax, whatsapp, Telegram, Skype e qualsivoglia.
Si ha la sensazione che gruppi di potere sparsi per l’Italia utilizzino i formalismi e le procedure burocratiche per comprimere la democrazia e questa non è certamente una bella immagine per qualunque sindacato.
Infine, vorrei segnalarti la situazione francamente curiosa di due ragioni, Calabria e Sardegna, che presentano un numero di collaboratori esorbitante. In allegato trovi l’elenco degli iscritti alle varie associazioni di stampa.
Forse sarebbe stato meglio, prima di assegnare il numero di delegati, controllare lo stato dei pagamenti di queste due regioni delle quote dovute alla FNSI. Tu sai qual è lo stato dei pagamenti di queste regioni, ma non solo, di tutte le associazioni regionali?
Aspettare la verifica poteri – che avviene all’inizio del Congresso – è sbagliato. E’ facile capire che se a una regione vengono attribuiti 10 consiglieri e invece ne ha diritto solamente a due, correggere l’errore in sede congressuale è impossibile, scorretto, fuorviante. Quindi, alla fine, vengono falsati i risultati del Congresso.
Grazie per quello che potrai fare per ristabilire correttezza, trasparenza e democrazia.
Tanti cordiali saluti
Massimo
Non lasciare il tuo futuro in mano ai dirigenti della FNSI. A Roma vota la lista Informazione@futuro appoggiata da Senza Bavaglio
Per le elezioni del sindacato dei giornalisti Senza Bavaglio a Roma presenta alcuni candidati nelle liste di informazione@futuro guidate del segretario uscente di Stampa Romana, Lazzaro Pappagallo.
Li trovate qui:
https://www.senzabavaglio.info/2018/12/04/ecco-le-liste-di-informazionefuturo-che-senza-bavaglio-vi-invita-a-votare-a-roma/
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