ControChiunque e i giornalisti pensionati romani sgambettano Barbara Pavarotti: democrazia in pattumiera

Il nuovo corso del gruppo laziale, targato ControCorrente, comincia all’insegna dell’autoritarismo e della negazione delle regole

Senza Bavaglio
Roma, 5 marzo 2023

La collega Barbara Pavarotti, eletta il 18 dicembre 2022 nel Direttivo del Gruppo Romano Giornalisti Pensionati, ha appreso il 6 febbraio, con suo enorme stupore – grazie a un comunicato di Stampa Romana – che a sua totale insaputa era stato convocato il 2 febbraio 2023 il primo e fondamentale Direttivo, dove sono state nominate tutte le cariche del Gruppo.

Non ha mai ricevuto la mail di convocazione per un errore di digitazione del suo indirizzo mail ampiamente riconosciuto da Stampa Romana.

Ha chiesto che venisse riconvocato il Direttivo perché è stato negato il suo diritto di partecipazione e di voto.

Sia il Direttore che la Presidente di Stampa Romana si sono espressi per la riconvocazione, ma la neo presidente di Grgp, Marilena Bussoletti, è insorta  dichiarandosi, a nome del suo gruppo, assolutamente contraria, in quanto  “un singolo voto mancante  non avrebbe potuto modificare i risultati delle elezioni”.  E che sarebbe ricorsa alle vie legali.

Barbara Pavarotti, la collega esclusa arbitrariamente dal voto

Dice Pavarotti: “Trovo inaudita la risposta della Bussoletti. In sostanza dice che bisogna far finta di nulla perché a cosa serviva il mio voto? A parte il fatto che i voti mancanti sono stati due – anche la collega Marina Sbardella non ha ricevuto la convocazione per problemi legati all’hackeraggio subito in quei giorni da vari siti – il punto non è la modifica o meno dei risultati elettorali. Aspettavo da mesi questa convovazione, volevo essere presente per ascoltare le varie relazioni e poter poi esprimere in modo consapevole il mio voto”.

“Ne avevo il diritto – incalza Barbara oltre che il dovere. Un gruppo sindacale, GRGP,  che non vuole garantire la partecipazione democratica ai suoi stessi componenti e si rifiuta di riconoscere anche questo essenziale diritto sindacale, quale affidabilità può dare? Di sicuro parte con un peccato originale. Non solo, sono stata accusata di ‘voler mettere i bastoni fra le ruote e di fare ostruzionismo’. Inconcepibile. Io ho solo rivendicato un mio diritto negato. Nessun ostruzionismo, ma il rispetto delle regole. Cosa che, evidentemente, per alcuni è chiedere troppo”.

La vicenda, come chiesto dalla stessa Pavarotti, è all’esame dei legali di Stampa Romana. Di sicuro, a distanza ormai di quasi un mese dai fatti, tutto tace. Non si sa se le elezioni del Gruppo romano giornalisti pensionati verranno invalidate e rifatte. O se la questione verrà ritenuta ininfluente.

E la Pavarotti – membro del Direttivo – non sa assolutamente cosa stia facendo l’organismo sindacale di cui fa parte. Se sia fermo o abbia iniziato qualche attività.

Commenta Pavarotti: “Vi sembra normale tutto questo? A me no. Al punto da farmi passare tutto l’entusiasmo con cui intendevo mettermi a disposizione per il bene degli iscritti e per riavvicinare i non iscritti a un Gruppo romano giornalisti pensionati e a un’Unione nazionale giornalisti pensionati di cui la maggior parte dei colleghi ignora persino l’esistenza”.

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