Le proposte di Senza Bavaglio alla Consulta dei CdR della Lombardia

Nicoletta Morabito e Andrea Montanari, esponenti di Senza Bavaglio,
il 13 novembre scorso hanno partecipato alla consulta dei Cdr e dei fiduciari
della Lombardia. Ecco la sintesi dei loro interventi
Nicoletta Morabito e Andrea Montanari
Milano, 13 novembre 2019
Nicoletta Morabito
Il 13 novembre scorso  a Milano al cinema Anteo  si é  tenuta la consulta dei Cdr e dei fiduciari, con la presenza del segretario Fnsi Lorusso e di diversi consiglieri di Alg associazione giornalisti Lombardia.  Ero presente anche  io in veste di consigliere, ma anche di componente nazionale della CLAN (Commissione lavoro autonomo nazionale). Sono intervenuta con una proposta concreta che reputo prioritaria per i giornalisti precari e freelance. Cercare un dialogo con il governo per riprendere in mano la legge sull’equo compenso cui manca ancora  il decreto esecutivo per essere operativa. I freelance la attendono da diversi anni.
Nicoletta  Morabito
Consigliere ALG
Membro  della CLAN
coordinatore Commissione Lavoro Autonomo Lombardia

Andrea Montanari

Questa mattina alla Consulta dei Cdr della Lombardia (81 presenti in sala), alla presenza del segretario nazionale Lorusso dopo aver ascoltato tutti gli interventi dei colleghi (maggioranza e minoranza del sindacato) ho provato a indicare due proposte operative per la Fnsi, per il futuro contratto di lavoro (scaduto da 4-5 anni e mai rinnovato) e per il lavoro

1) inserire nei piani di incentivazione all’esodo – ce ne sono stati e ce ne sono tanti nelle grandi case editrici italiane e straniere – anche la possibilità di poter effettuare percorsi professionali di replacement, di riqualificazione professionale. come avviene in tutte le multinazionali e in tutte le aziende extra-editoria. Un modo per provare a offrire una chance a quei colleghi che vengono esodati, visto che dai 40 anni in sù è difficile trovare (nuova) occupazione

2) prevedere negli accordi istituzionali Fnsi-Fieg l’opportunità di far partecipare i giornalisti – siamo noi che realizziamo i contenuti e facciamo informazione, magari non eccelsa, e che quindi conosciamo il mercato perché lo testiamo quotidianamente – alla stesura dei business plan della case editrici al momento della richiesta di stati di crisi/cigs.

Spero che queste idee banali, basiche, standard, possano in qualche modo fare breccia nel sindacato. Sono piccole cose, piccoli step, idee e progettualità facile, semplice e immediata.

Anche perché visto che facciamo parte di questo mercato dobbiamo essere pro-attivi, propositivi e partecipare allo sviluppo del business. Visto che poi ne paghiamo sempre le conseguenze (tagli, solidarietà, cigs, licenziamenti, esodi ecc ecc).

Andrea Montanari
Presidente Collegio revisori dei conti dell’Ordine della Lombardia

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