Il sindacato di base: “Irregolari le nomine nel Consiglio regionale del Lazio”

Senza Bavaglio
Roma, 3 marzo 2024

Dopo l’ennesimo intervento dell’Associazione stampa romana che ha recentemente chiesto a gran voce il ripristino dell’ufficio stampa del Consiglio regionale del Lazio, scomparso da tempo dall’organigramma, e la selezione per la nomina di un dirigente giornalista, anche l’Unione sindacale di base interviene nell’annosa vicenda che vede l’amministrazione sotto ordinare surrettiziamente a dirigenti amministrativi, alzando il tiro anche su presunte irregolarità nelle nomine nel campo della comunicazione e dell’Ufficio per le relazioni con il pubblico.

Il Coordinatore USB Regione Lazio, Avv. Domenico Farina, ha richiesto al ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, di intervenire urgentemente, in merito alla presunta illiceità delle funzioni ricoperte dal dottor Giulio Naselli di Gela come dirigente ad interim dell’Area “Comunicazione, Stampa, URP, Pubblicazioni e banche dati, Tutela della Privacy” del Consiglio regionale del Lazio, e alla recente selezione interna per l’attribuzione della posizione organizzativa “Coordinamento dell’attività di comunicazione e promozione immagine del Consiglio”, conferita arbitrariamente a una funzionaria amministrativa, peraltro in presenza di candidature ben più qualificate.

E’ la seconda volta che Farina scrive a Zangrillo: anche a novembre del 2022 il Coordinatore USB Regione Lazio aveva denunciato la mancata nomina di un capo ufficio stampa iscritto all’Albo dei giornalisti e la sotto ordinazione del personale giornalistico a dirigenti amministrativi. La lettera al ministro è indirizzata per conoscenza anche al Segretario dell’Associazione Stampa Romana, Stefano Ferrante e al presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, Guido D’Ubaldo.

Situazione peggiorata

Rispetto ad allora la situazione non solo non è cambiata, bensì è peggiorata: secondo Farina siamo in presenza di una violazione della normativa in materia di informazione e comunicazione nelle pubbliche amministrazioni che interessa non solo i giornalisti ma adesso anche i comunicatori.

Infatti, il dottor Naselli di Gela non possiede i requisiti richiesti per coordinare i giornalisti di quello che era l’Ufficio stampa, cancellato dall’organigramma, né assumere la direzione dell’Ufficio relazioni con il pubblico, in quanto non ha la qualifica di giornalista, richiesta dall’articolo 9 della legge 150/2000, tanto meno possiede uno dei titoli richiesti per dirigere un Urp previsti dal Decreto del Presidente della Repubblica 21 settembre 2001, n. 422, “Regolamento recante norme per l’individuazione dei titoli professionali del personale da utilizzare presso le pubbliche amministrazioni per le attività di informazione e di comunicazione e disciplina degli interventi formativi”.

Inoltre, Farina solleva delle criticità riguardo alla procedura per il conferimento della posizione organizzativa “Coordinamento attività di comunicazione e promozione immagine del Consiglio” a una funzionaria con la qualifica di “Esperto-area amministrativa”, priva di alcuna preparazione specifica in materia di comunicazione, in presenza di candidature supportate da ben più solidi background professionali e formativi.

Intervenire e sanare

Pertanto, il Coordinatore USB della Regione Lazio chiede al ministro Paolo Zangrillo “di intervenire e di sanare la situazione di palese illegittimità che vede il dottor Naselli di Gela ricoprire l’incarico di dirigente ad interim dell’Area ‘Comunicazione, Stampa, URP, Pubblicazioni e banche dati, Tutela della Privacy, e, de facto, di capo Ufficio stampa del Consiglio regionale del Lazio, e di disporre una verifica della coerenza dei requisiti con la normativa sopra richiamata e della regolarità della procedura che ha portato all’attribuzione della posizione organizzativa ‘Coordinamento attività di comunicazione e promozione immagine del Consiglio’”.

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Le iconografie degli articoli di Senza Bavaglio sono di Valerio Boni

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