Processo ENI per corruzione (tutti assolti): le connessioni con le comunità religiose/2

Speciale Per Senza Bavaglio (2 – continua)
Noël Marpeau
Parigi, ottobre 2023

Il processo Nigeria

La VII sezione penale del Tribunale di Milano il 17 marzo 2021 ha assolto la società Eni nel processo per corruzione internazionale legato alla presunta maxitangente[1] che sarebbe stata versata per ottenere nel 2011 la licenza sui diritti di esplorazione del giacimento di petrolio nigeriano Opl 245.

Assolti perché “il fatto non sussiste” tutti e 15 gli imputati, tra cui Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, rinviato a giudizio con il suo predecessore, nonché attuale presidente del Milan e dell’ENEL, Paolo Scaroni. Tra i prosciolti anche Luigi Bisignani, definito da Wikipedia faccendiere, ex giornalista e manager del potere nascosto.

L’avvocato penalista che ha difeso Eni nel processo Nigeria è Nerio Diodà [2] , lo stesso che difese don Mauro Inzoli [3], prete ciellino, processato in primo grado con rito abbreviato e condannato nel 2018 per pedofilia a 4 anni e 7 mesi di reclusione. Papa Francesco nel 2017 accolse la richiesta di dimissioni dallo stato clericale; uscito dal carcere di Bollate nel 2020 fu affidato ai servizi sociali.

Consigliere di enifoundation[4], la Fondazione di Eni, sorta nel 2006, con lo scopo filantropico di aiutare le popolazioni di Ghana, Mozambico, Angola, Congo, Indonesia e Myanmar è Alberto Piatti, membro “durissimo” dell’associazione Memores Domini[5] di Comunione e Liberazione: “Noi interveniamo sul bisogno particolare che emerge, ma ci interessa scavare fino ad arrivare al cuore di ogni uomo”, queste le sue parole in una intervista sulla nascita della Ong AVSI.

L’AVSI è un’organizzazione non governativa di ispirazione cattolica. Riceve contributi oltre che dall’Italia anche dalla Conferenza Episcopale Italiana e di cui è stato già scritto qui.

Prima di assumere l’incarico in Eni, Alberto Piatti dal 2013 al 2015, è stato Presidente della Fondazione AVSI.

A conclusione della Scuola di Comunità [6] con Julián Carrón [7] svoltasi online nel mese di ottobre 2020 il Movimento proponeva ai partecipanti di sostenere economicamente una iniziativa di AVSI intitolata Allarga lo sguardo. La speranza accanto a chi ha bisogno.

Revisore invece di enifoundation è Paolo Fumagalli, un tempo consigliere della Fraternità di Comunione e Liberazione [8], associazione di uomini e donne che appartengono formalmente a Comunione e Liberazione e dalle cui fila provengono i membri celibi/nubili, votati alla castità, chiamati Memores Domini; il curriculum di Paolo Fumagalli [9] è eloquente delle posizioni di prestigio che ricopre da molti anni: da Presidente del Collegio sindacale di Unipol Sai e Autostrade Lombarde a presidente del Fondo Pensione dirigenti ENI, da presidente del Collegio dei revisori di Fondazione San Giacomo a Sindaco Effettivo di Cassa Depositi e Prestiti Spa e questo è solo l’inizio, come ben dettagliato in questo documento aggiornato al 2020. Fino al 2021 è stato anche consigliere d’amministrazione della SAIPEM S.p.a.

Presidente di enifoundation dal 1° ottobre 2020 è Domenico Giani, ex capo del Corpo della Gendarmeria dello Stato della città del Vaticano; condusse le indagini nei casi Vatiliks e Vatiliks2 ma si dimise nel 2019 dopo una fuga di notizie su vicende interne alla Santa Sede.

Lo stesso mondo che ha dato vita all’AVSI, organizzazione che in piena pandemina di AIDS predicava tra le popolazioni dell’Uganda l’astinenza sessuale e aveva bandito preservativi e anticoncezionali necessari per salvare dal contagio, tollera poi comportamenti inusuali da parte dei preti accusati di colpe gravi di pedofilia.

È noto il documento con cui Comunione e Liberazione [10] esprime la sua solidarietà a papa Ratzinger ritenendo accuse infamanti sulla sua persona le ipotesi di insabbiamento delle condotte criminali del clero bavarese quando era arcivescovo di Monaco. Quel documento non fa alcun cenno alle vittime degli abusi.

Noël Marpeau
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(2 – continua)
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[1] gli inquirenti milanesi avevano ipotizzato una tangente da oltre un miliardo e 92 milioni di dollari

[2] https://milano.repubblica.it/cronaca/2021/03/17/news/eni_assolti_descalzi_scaroni_caso_nigeria-292674422/

[3] parroco, a Crema, della Santissima Trinità e rettore del liceo linguistico Shakespeare, oltre che animatore della onlus “Fraternità”, ma già presidente del Banco Alimentare e vicepresidente della Compagnia delle Opere, braccio economico di Comunione e Liberazione.

[4] https://www.eni.com/enifoundation/it_IT/chi-siamo/struttura-organizzativa/alberto-piatti.page

[5] Memores Domini è dal 1988 un’associazione di diritto pontificio laicale e internazionale di fedeli. E’ composta da persone della Fraternità di Comunione e Liberazione che seguono una vocazione di dedizione totale a Dio. Significa cioè che fanno i voti religiosi di povertà, castità e obbedienza, vivono in case abitate solo da membri celibi, perseguono fedelmente gli insegnamenti del fondatore, don Luigi Giussani, mentre svolgono compiti formativi nei confronti dei altri fedeli appartenenti al movimento. Roberto Formigoni è uno dei suoi membri.

[6] Catechesi tipica del movimento di “Comunione e Liberazione”. Si svolge generalmente sui testi di don Luigi  Giussani

[7] L’ex guida di “Comunione e Liberazione”, scelta da don Luigi Giussani, dimessosi il 15 novembre 2021 e sostituito da Davide Prosperi.

[8] Si legge sul sito di clonline.com: “La Fraternità di CL è una Associazione universale di fedeli riconosciuta durante gli anni Ottanta: il primo riconoscimento ufficiale è datato 11 luglio 1980, e porta la firma di monsignor Matronola, abate di Montecassino. In seguito, vi sarà quello del Pontificio Consiglio per i Laici l’11 febbraio 1982. Si tratta di adulti che liberamente si impegnano a vivere la sequela di Cristo e della Chiesa secondo il metodo trasmesso dal fondatore”.

[9] Il curriculum di Paolo Fumagalli è pubblicato sul sito dell’Università Cattolica.

[10] Questo il comunicato di Comunione e Liberazione

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