Non c’è stata diffamazione dell’INPGI e di Camporese: il giudice assolve i giornalisti

da Stampa Romana
Roma, 29 luglio 2022

La giudice civile del tribunale di Roma ha rigettato la richiesta di risarcimento danni avanzata dall’Inpgi e dall’ex presidente Andrea Camporese nei confronti di 11 colleghi, inclusi dirigenti sindacali tra cui l’attuale presidente di Stampa Romana Federica Frangi e il Vicepresidente Omar Reda, il componente del direttivo dell’Associazione Pierangelo Maurizio e della segreteria Fabrizio de Jorio, condannando sia l’Inpgi sia Camporese al pagamento di ingenti spese legali.

La giudice Di Tullio non ha ravvisato alcun contenuto diffamatorio in un documento pubblicato su un blog il 7 luglio 2015 in relazione alla vicenda Sopaf e alle politiche attuate dall’Inpgi sul patrimonio immobiliare.

Il tempo in cui è stato scritto l’articolo, cioè prima della chiusura positiva per Camporese della vicenda Sopaf, e i rilievi di carattere sindacale ammettono e giustificano le critiche esposte nell’articolo.

È un paradosso che un istituto come Inpgi abbia cercato di comprimere il diritto di critica dei colleghi e che oggi debba risarcire i danni usando i soldi degli iscritti.

Ma anche questa è la dimostrazione che abbiamo bisogno di un netto cambio di passo in cui siano ascoltate tutte le voci interne al sindacato unitario senza pregiudiziali “politiche” sulla base della correttezza dei comportamenti di chi guida le istituzioni di categoria e che non si usino scorciatoie che hanno il retrogusto amaro di querele temerarie.

Segreteria Associazione Stampa Romana

Senza Bavaglio si congratula con i colleghi che hanno avuto giustizia. Chi ha gestito l’INPGI in maniera così pressappochista, superficiale e in maniera personalistica e vendicativa, ora sta tentando di impadronirsi dell’INPGI 2. Dobbiamo impedirglielo.

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