Sergio Lepri: Non mi dica le sue opinioni politiche, soprattutto nei suoi articoli

La camera ardente per Sergio Lepri sarà aperta domattina dalle 10 alle 12
in Campidoglio nella Sala della Protomoteca. Non sono previsti funerali, ma solo un saluto laico.
Questo il necrologio da lui stesso predisposto e pubblicato oggi su La Stampa:
“Roma, 21 Gennaio 2022
Ieri è morto all’età di 102 anni
Sergio Lepri
Giornalista Cavaliere di Gran Croce Partigiano 1943 – 1945
Questo necrologio, da lui scritto, è pubblicato dai figli Stefano con la moglie Susanna Pasquali e la figlia Emma, Paolo con la figlia Virginia, Maria Maddalena con la figlia Laura. Le ceneri saranno deposte nel cimitero fiorentino di San Miniato al Monte, accanto a quelle della moglie Laura, morta nel Giugno 2011. Roma, 21 Gennaio 2022″

 

Speciale per Senza Bavaglio
Remigio Benni
Roma, 21 gennaio 2022

‘’Non voglio sapere quali sono le sue opinioni e scelte politiche, ma per favore non me le faccia conoscere attraverso le notizie che scrive’’. E’ la prima citazione, forse la più conosciuta tra i suoi collaboratori, di quanto Sergio Lepri raccomandava ai giornalisti dell’ANSA, a garanzia di quella che non chiamava “obiettività” (concetto ‘imbarazzante’ da condividere, secondo lui) ma ‘imparzialità’, che il giornalista deve assicurare sui fatti che riporta e le notizie che pubblica.

Remigio Benni con il suo direttore Sergio Lepri

Primo e fondamentale insegnamento di un grande maestro che, continuando lo stile delle lezioni che aveva impartito a Firenze agli allievi dei corsi che teneva come assistente del linguista Giacomo Devoto si sforzava di far conoscere anche ai giovani praticanti.

Il corretto uso della lingua italiana, ormai quasi un vago ricordo per molti di quelli che riempiono pagine di giornali e minuti di notiziari radio e tv, oltre che righe sui social, è stato sempre un riferimento imprescindibile.

Come dimenticare i suoi antichi richiami all’uso di lemmi come autocarro al posto di camion, o auto pubblica anziché taxi. Magari oggi fanno sorridere e possono far sollevare qualche labbro infastidito, ma di certo negli anni ’60-’70, quando Lepri ha formato generazioni di giornalisti dell’ANSA, avevano un senso specifico nello sviluppo di quella lingua nazionale il cui uso anche gli altri media, come la tv pubblica, andavano contribuendo a sviluppare e diffondere.

Testimonianze importanti ne sono il suo “Manuale di linguaggio giornalistico” – in alcuni casi distribuito anche nelle scuole – ma anche “Dentro le notizie, cinquant’anni di cronaca”, e “Professione giornalista”.

Sergio Lepri, morto a 102 anni, in un’immagine tipica: era sempre sorridente

E come non ricordare ‘‘Scrivere bene e farsi capire”, con citazioni curiose di quello che chiamava “il giornalese”, ovvero “fatti e misfatti dei giornali scritti e parlati”. Tant’è vero che era molto attento sul lavoro dei suoi redattori, al punto che a volte rimandava indietro agli interessati i testi delle notizie con appunti di sua mano per correggere eventuali frasi che riteneva imprecise, come fossero ”letterine” di lezioni di giornalismo.

Accanto alle “Macchine dell’informazione”, ed ai saggi e alle lezioni alla Luiss su quello che sarebbe stata l’informazione nel futuro, cioè oggi negli anni Duemila, con scritti e racconti che quando ancora l’ANSA diffondeva notizie sulla rete di rumorose telescriventi collegate ai giornali e alle reti tv, il prof. Lepri prefigurava il giornale non più di carta, ma in video, che avrebbe raggiunto i cittadini nelle loro case, con un’informazione quasi fatta su misura.

Nello spirito discreto indicato da un altro libro, intitolato con tre parole tratte da una citazione di papa Francesco: ‘’Permesso, scusi, grazie”, dialogo tra un cattolico fervente e un laico impertinente, (Ettore Bernabei e lo stesso Lepri), scritto a due mani ricordando a volte con commozione tante fasi della vita degli italiani. ‘’Come sarebbe più bello e più tranquillo e più sereno il mondo – disse in un’intervista – se tutti dicessero spesso ‘Permesso, Scusi, Grazie’’’. Nello stile con cui per trent’anni, dal 1961 al 1990, Sergio Lepri diresse l’ANSA.

Remigio Benni
Ex corrispondente Ansa da Belgrado, Nairobi, dal Cairo ed ex inviato a Mogadiscio e Serajevo

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