Ordine Lombardia: interrogativi sul voto Non deve ricominciare il saccheggio

Senza Bavaglio
Milano, 8 novembre 2021

Grazie a tutti quelli che ci hanno votato, dandoci fiducia su un programma concreto che avrebbe permesso all’Ordine di continuare su quella strada che l’ha portato fuori dalle pastoie dove l’avevano cacciato i nostri predecessori: prima di tutto dai conti in profondo rosso. Ciononostante, non ci siamo riusciti del tutto, a vantaggio dei portaborse e dei burocrati del giornalismo.

Nessun ritegno quello che ha informato i nostri avversari che hanno piazzato nella loro squadra personaggi che noi riteniamo improponibili perché danneggiano, o hanno danneggiato, il giornalismo e i giornalisti.

Pensate che sono state elette persone  inossidabili, da anni sul palcoscenico marcio e traballante delle istituzioni dei giornalisti.

Un signore che dal 1989, senza soluzione di continuità e senza elezioni, è l’amministratore unico della società che gestisce i beni dall’Associazione Lombarda dei Giornalisti: qualche appartamento e qualche negozio.

Un altro che da contrattualizzato era stato piazzato a capo della Commissione Lavoro Autonomo regionale e che in tre o addirittura quattro anni l’ha convocata solo un paio di volte. Perché candidare un signore che in altre occasioni si è dimostrato inadempiente?

Certo, ora il gruppo dirigente ha più a cuore il mercato di interessi e non il bene comune del giornalismo e dei giornalisti. Ci spiace constatare che la stragrande maggioranza degli iscritti all’Ordine non abbia votato, delegando così ad occhi chiusi il loro futuro sempre più difficile e incerto.

D’altro canto ci rendiamo conto che è complicato chiedere a chi fa fatica a mettere assieme il pranzo con la cena di informarsi e poi votare. Se non si reagisce a questo stato di cose si finisce per esserne travolti.

Il candidato che ha guidato la nostra coalizione in Lombardia, Facciamo Ordine, Fabio Cavalera, ha avuto un buon successo e, francamente, abbiamo preferito correre da soli che apparentarci con chi ha degli obiettivi assai diversi dai nostri.

Avremmo sicuramente raggiunto un risultato migliore, ma forse avremmo dovuto rinunciare al nostro programma e avremmo perso qualcosa che per noi è importante: la faccia. Inoltre. inseguire a tutti i costi cariche e incarichi non fa parte dei nostri programmi e dei nostri piani.

Purtroppo ne hanno fatto le spese le nostre candidate e i nostri candidati, tutte persone perbene e preparate, che hanno mancato l’elezione. Tutti però hanno assicurato che non abbandoneranno il campo e la lotta. Un giornalismo, indipendente e onesto, è necessario al buon funzionamento della democrazia.

Senza Bavaglio
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Sul sito dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia i risultati delle recenti elezioni

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