dal sito dell’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia
Andrea Bulgarelli
4 luglio 2021
Ripensando alla conferenza stampa di mercoledì scorso davanti al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, sembra che l’Inpgi non entri più in quel palazzo e che sia costretto a far sentire le proprie ragioni in strada per ottenere un incontro con il capo di gabinetto del ministro. Se così fosse ci sarebbe un chiaro problema di rappresentanza e di credibilità dei vertici espressi dalla maggioranza che guida l’Istituto. Spero di essere smentito dai fatti con l’apertura di un tavolo di lavoro con il Governo e la politica in cui venga coinvolto anche l’Ordine dei giornalisti. Questo perché, e lo ha affermato la presidente dell’Inpgi, Marina Macelloni, nel consiglio direttivo di Assostampa Fvg di lunedì 21 giugno scorso, la Federazione della stampa e l’Ordine dei giornalisti non si parlano. Non importa di chi sia la colpa, è del tutto relativo in questo delicato momento per l’informazione in Italia. A questo punto, visto lo stato dei rapporti, è auspicabile che sia la politica a riunire tutti gli attori attorno a un tavolo, per definire un progetto di riforma dell’intero sistema dell’informazione in grado di dare garanzie di stabilità anche alla previdenza.
Nelle scorse settimane il cda dell’Istituto ha approvato (con il voto contrario dei consiglieri Daniela Stigliano, Elena Polidori e Carlo Parisi) una manovra inutile per l’entità del suo impatto sui bilanci in profondo rosso dell’Inpgi, ma che va a colpire direttamente o indirettamente tutti gli iscritti. La delibera, comunque, deve essere ancora ratificata dai ministeri vigilanti, ovvero Lavoro e politiche sociali ed Economia.
GESTIONE SEPARATA
ATTIVI
PENSIONATI
DIVIETO DI CUMULO
ABBATTIMENTI PER LE PENSIONI DI ANZIANITÀ
TAGLI SENZA RICHIESTA DI RISTORO ALLO STATO
EMENDAMENTO SENSI AL DECRETO SOSTEGNI BIS
Consigliere generale Inpgi per il Fvg
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