Aldo Grasso: elogio della memoria o eccesso di identificazione?

Speciale Per Senza Bavaglio
Marinella Rossi
Milano, 25 Giugno 2021

Elogio della più disinteressata memoria: già nel titolo, “La 7 apre le sue teche: immagini che parlano di una forte identità”. Per non parlare del “pezzo”, in cui uno dei critici più corrosivi e crudeli, uno di quelli che per amor di verità e opinione (la sua) non sa far sconti a nessuno, si commuove sentitamente – rispetto all’iniziativa storiografica di La7 – fino a lacrime di regime.

L’articolo soffietto di Aldo Grasso sul Corriere della Sera del 23 giugno 2021

Ma se la carrellata di programmi mandati in onda dall’emittente porta Aldo Grasso a commenti entusiastici e appagati – dei quali non dubitiamo la perfetta e asettica buona fede nelle valutazioni – varrà ricordare a così fine intellettuale, certo poco attento a simil volgarità, che La7 e il giornale per cui scrive appartengono allo stesso editore. Anche questo segno se non di identità, di forte identificazione. Inezie, forse per lui, ma non per tutti.

Marinella Rossi
marinella.rossi1956@gmail.com
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