Speciale per Senza Bavaglio
Fabio Gibellino
Milano, aprile 2021

È online il documento conclusivo della prima fase di consultazione pubblica dedicata al sistema dell’informazione realizzato dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM). Lavoro al quale ha partecipato l’Unione Sindacale Giornalisti Freelance, quale massima espressione dei giornalisti non contrattualizzati. Nello studio, che rientra nei lavori indetti per la III edizione dell’Osservatorio sul giornalismo, il garante ha illustrato tutte le proposte inoltrate da Usgf, che del programma è parte attiva sin dalle prime battute.

Nel documento si fa menzione della nostra proposta, in tema di ordinamento professionale (ossa la sostituzione dell’Ordine dei giornalisti con un Garante per il giornalismo), di sostituire  l’elenco dei pubblicisti con la figura dei comunicatori.

E ancora, riprendendo il testo del lavoro pubblicato: “Sui temi contrattuali (accesso, retribuzione, disciplina del rapporto di lavoro) il sindacato dei giornalisti cd. freelance propone la propria piattaforma in dieci punti (equo compenso, coperture assicurative, trasparenza e formalizzazione dell’incarico, diritti deontologici, previdenza, tutele per chiunque produca prodotti giornalistici a prescindere dall’iscrizione all’Ordine), ancorata al presupposto che i freelance sono giornalisti a tutti gli effetti, in crescita numerica, autori della metà dei contenuti informativi e di intrattenimento che viaggiano sui media, ma sostanzialmente – allo stato – privi di diritti. In particolare, quanto all’istituto dell’equo compenso, USGF sottolinea con forza la necessità di tornare all’istituto pensato in origine, ritenendo contra legem l’accordo firmato al riguardo dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con FIEG, FNSI e INPGI”.

Nello specifico della crisi economica, Agcom, ha sottolineato come: “USGF ritiene che per contrastare questa dinamica una misura idonea sia quella di tornare ad una differenza netta tra dipendenti e freelance. Per questo propone l’eliminazione di ogni forma di impiego a tempo pieno, al di fuori di quella disciplinata dal Contratto nazionale di lavoro, nonché l’abolizione dell’istituto del co.co.co. sul presupposto che o si è contrattualizzati o si è liberi professionisti”.

Infine, guardando alle politiche di intervento pubblico: “Il sindacato dei giornalisti freelance USGF non esclude che la crisi del settore editoriale e radiotelevisivo richieda un intervento pubblico di sostegno, ma sottolinea la necessità che l’erogazione di qualsiasi tipo di finanziamento o agevolazione vada a beneficio unicamente delle società editrici che agiscono, tra l’altro, nel pieno rispetto dei diritti e delle prerogative di chi esercita la professione giornalistica”.

Fabio Gibellino*
fgibellino@gmail.com

Ecco qui il documento dell’AGCOM che si può scaricare da questo link:

https://www.agcom.it/documents/10179/22074864/Documento+generico+05-03-2021/74d52b09-43ed-43fd-9571-2c4c2d93111b?version=1.0

* Fabio Gibellino, che per Senza Bavaglio ha studiato a fondo la legge sull’editoria, ha rappresentato l’USGF alle audizioni presso dl’AGCOM

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