Alberto Flores d’Arcais: “Dal New York Times ho solo preso spunto”

Qualche giorno fa abbiamo pubblicato una lettera inviata al direttore della Stampa,
Maurizio Molinari, in cui chiedevamo spiegazioni su un articolo pubblicato dal suo giornale.
Molto cortesemente, Molinari ha chiesto di contattarci e ha passato la nostra lettera
all’estensore dell’articolo, Alberto Flores d’Arcais. Ecco la sua risposta

 

Caro Massimo,

Il direttore di Repubblica Maurizio Molinari mi ha girato la lettera che gli hai scritto e in cui mi chiami in causa per aver “discreditato tutto il giornalismo del nostro Paese”. 
 
Come prima cosa vorrei dirti, dato che sei un collega che stimo e conosco da quasi quattro decenni, che mi sarei aspettato che tu mi scrivessi direttamente.
 
Nel merito:

Dal New York Times ho preso spunto – come capita spesso per i giornali stranieri nel nostro lavoro di corrispondenti e inviati all’estero, immagino sia capitato anche a te – per un molto più breve articolo per il sito di Repubblica, articolo che evidentemente hai letto con poca attenzione. Nei primi due terzi del mio pezzo tutto quello che scrivo su Falun Gong ed Epoch Times (giornale che ricevo via email da due anni ogni mattina) sono cose già largamente note, forse a te sembrerà impossibile ma sono note da tempo anche a me che il movimento Falun Gong l’ho citato in diversi articoli già agli inizi degli anni Duemila, incuriosito dalla loro presenza a New York. 
 
Quanto all’ultima parte: per quella che riguarda Facebook, prima del New York Times ne avevano già parlato diversi media americani (io stesso avevo in archivio un articolo di NbcNews del 2019) e la replica di Falun Gong l’ho presa (spero che anche questo non sia plagio per te) dal loro sito ufficiale. Non è affatto vero che “mi sono auto-accreditato l’inchiesta del Nyt”, dei molti virgolettati del New York Times non ne ho ripreso neanche uno, motivo per cui mi sono limitato a citare il giornale solo alla fine. Dovevo citarlo prima? Può darsi. Ma per te, insieme al fatto che l’ho definito un “lungo articolo” e non un “reportage con i controfiocchi”, questo diventa un “comportamento non ammissibile” e un “problema di deontologia molto grave”. 
Sono accuse gravi e che mi offendono molto. E mi dispiace veramente che sia tu a farle. 
 
Un caro saluto
Alberto

Alberizzi scrive a Maurizio Molinari:

“Copiando articoli discrediti il giornalismo”

Condividi questo articolo