“Italia addio, non tornerò” un’occasione per discutere di lavoro e freelance

Speciale per Senza Bavaglio
Luca Colantoni
Roma, 12 febbraio 2019

E’ stato presentato a Roma, nella Sala Iotti della Camera dei Deputati, il docufilm “Italia addio, non tornerò”. La tematica è quella dei cosiddetti “Cervelli in fuga”, di giovani che, finiti gli studi, si sono visti costretti a fuggire all’estero per poter avere una opportunità di lavoro piuttosto che rimanere impantanati in un Sistema Italia che non permette nessun tipo di crescita, di valorizzazione e che non premia, mai o quasi mai, il merito.

Il docufilm, realizzato dalla Fondazione Cresci per la Storia dell’Emigrazione italiana, è nato da un’idea di Marinella Mazzanti e curato dalla collega giornalista ex Mediaset, Barbara Pavarotti. Tanti gli interventi in sala, anche quelli di alcuni politici presenti che, però, hanno detto la loro e nella loro maniera (ovvero in politichese) prima della visione del film, che non hanno neppure visto e, quindi, senza un vero contraddittorio con gli altri interventi, ad esempio quello di Brunella Rallo, del famoso blog “Mamme di Cervelli in fuga” e del sottoscritto, rimasto colpito dalla Senatrice Malpezzi che, tra le tante cose ha detto: “Bisogna incentivare questi ragazzi a muoversi liberamente in giro per l’Europa con gli Erasmus e lo Stato potrebbe pagare loro il biglietto del treno Interrail”.

A parte la confusione, perché l’Erasmus serve per andare a studiare all’estero e il docufilm parlava di ragazzi che, finiti gli studi, devono cercare lavoro, ma l’Interrail è un treno per andare in vacanza e non per andare stabilmente in un posto per lavorare.

Ma è mai possibile che con tutte le difficoltà che ci sono in Italia sulle tematiche del lavoro, i disoccupati, il non inserimento dei giovani, i 40/50enni che non hanno più una occupazione, il sistema che non funziona, tutto questo venga ridotto ad un banale biglietto di un treno?  Nel mio piccolo intervento ho provato a spiegare chi sono i freelance in Italia e come vengono considerati all’estero. Per chi volesse ascoltarlo, può copiare e incollare il link seguente:

Luca Colantoni
colantoniweb@gmail.com

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