Leo Sisti, per molti anni inviato speciale de “L’Espresso”, è stato il primo giornalista italiano ammesso nel gruppo internazionale di giornalismo investigativo ICIJ (International Consortium of Investigative Journalists). Ne fa parte dal 2000, tre anni dopo la fondazione.
Con questo network di Washington ha preso parte all’inchiesta Panama Papers, vincitrice del premio Pulitzer (2017), esteso agli oltre 380 reporter che vi hanno lavorato.
ICIJ ha contribuito a smascherare i più colossali scandali finanziari degli ultimi anni (Swissleaks,
Luxleaks, Offshoreleaks, Chinaleaks, Paradise Papers). Leo Sisti è autore di vari libri, tra i quali ricordiamo: Il Banco paga (con Gianfranco Modolo, Mondadori, 1982), Il caso Marcinkus (con Leonardo Coen, Mondadori, 1991), Les Nouveaux reseaux de la corruption (con Fabrizio Calvi, Albin Michel, 1994), L’Intoccabile-Berlusconi e Cosa Nostra (con Peter Gomez, Kaos 1997), Caccia a Bin Laden (Baldini Castoldi Dalai, 2004), L’isola del tesoro (Bur 2007) e Processo all’italiana (con Piercamillo Davigo, Laterza 2012).
L’ultimo, edito da Chiarelettere, è stato pubblicato nel novembre 2018 e ha per titolo: Il paradiso dei ricchi – Così l’Europa dell’austerità difende gli interessi di milionari e multinazionali.
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