Obiettivo alla Condè Nast: salvare il posto dei colleghi e denunciare l’azienda per comportamento antisindacale

Senza Bavaglio
Milano, 13 febbraio 2017

Senza Bavaglio ha partecipato questa mattina a Milano al presidio davanti alla sede della Condè Nast, società editoriale con i bilanci in attivo, che gode delle condizioni della solidarietà previste dalla normativa in vigore e che ha licenziato una collega. I giornalisti dalla casa editrice erano al secondo giorno di sciopero dei due proclamati dall’assemblea dei redattori.

Al presidio c’erano una cinquantina di giornalisti delle testate editate dalla Condè Nast e alcuni sindacalisti, il presidente dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti, Paolo Perucchini, e uno dei vice presidenti (sono ben 5) Anna Del Freo. Anna Del Freo è anche vicesegretario vicario della Federazione Nazionale della Stampa. Con lei anche altri vicepresidenti della Lombarda.

Massimo Alberizzi e Andrea Montanari questa mattina assieme agli altri giornalisti della Condè Nast durante il presidio

Presenti con le bandiere di Senza Bavaglio, unico segnale che si trattava di una manifestazione sindacale e non di un ritrovo di amici per l’aperitivo di mezzogiorno, Andrea Montanari, membro del direttivo della Lombarda, Alessandra Fanelli, consigliere Nazionale dell’Ordine dei giornalisti, e Massimo Alberizzi, consigliere Nazionale della FNSI.

Paolo Perucchini ha parlato, senza uno straccio di megafono, spiegando il perché di quella manifestazione. La decisione di licenziare la collega presa dalla Condè Nast, rischia di contagiare tutto il mondo dell’editoria (è vietato licenziare quando sei in stato di crisi) ma si è guardato bene di avanzare la richiesta al giudice di condannare la casa editrice per comportamento antisindacale. Una istanza che viene dai giornalisti della Condè Nast e che è stata fatta propria da Senza Bavaglio.

Purtroppo il sindacato dei giornalisti è diventato autoreferenziale e asfittico. Il pensiero è rivolto solo a se stesso e a come fare a galleggiare e sopravvivere. Lo dimostra anche la nomina, poche settimane fa, di un quinto vicepresidente, come se la nomina di un altro “generale” esorcizzasse il pericolo rappresentato dagli editori che continuano a ridurre gli organici alla faccia del sindacato che resta ammutolito e attonito davanti alle aggressioni,.

Tra l’altro c’è stato un battibecco tra Anna Del Freo e Massimo Alberizzi, quando la sindacalista, ha accusato l’esponente di Senza Bavaglio di essere scorretto per essersi presentato alla dimostrazione con le bandiere del suo gruppo. Alberizzi ha risposto che era singolare che dei sindacalisti si presentassero senza una bandiera e senza un magafono da utilizzare per arringare i manifestanti. “Potevi portare le bandiere della FNSI o della Lombarda. Tutti assieme avremmo sicuramente fatto più impressione”, ha ribadito Alberizzi.

Una piccola cosa, ma che mostra come sia grande l’impreparazione e la mancanza di cultura sindacale dei dirigenti della Lombarda, che hanno più a cuore la loro immagine (e il loro posto di sindacalisti) che il posto di lavoro tremolante dei colleghi. Non hanno portato una bandiera, nè un fischietto, un campanaccio, uno striscione e neppure un megafono. “Meno male che ho visto le vostre bandiere da lontano ha spiegato una collega della Condè Nast arrivata un attimo in ritardo al presidio – altrimenti non avrei capito che ci fosse una dimostrazione. L’azienda avrebbe liquidato tutto come un raduno ludico. Sotto la Condè Nast si formano spesso capannelli di gente che chiacchiera. Oggi gli addetti stampa capitati lì hanno capito che stavamo protestando”.

Ora stiamo a vedere se la Lombarda manterrà fede alla sua promessa di denunciare la Condè Nast per comportamento antisindacale: un atto dovuto per evitare che altre case editrici seguano il suo cattivo esempio.

Senza Bavaglio
www.senzabavaglio.info

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