Solo per farvi una risata (anche se io non è che abbia poi riso molto!) ma in fatto di corsi, su cui pure io non sono totalmente contraria ma penso che dovrebbero essere facoltativi e rivolti soprattutto ai giornalisti in stato di disoccupazione (come ricordo accadeva a milano quando ho fatto il praticantato dieci anni fa), io mi sono iscritta di recente a un corso di sicurezza on line che l’ordine ha fatto in collaborazione con una società nota nel settore, per fortuna corso gratuito, dove per partecipare era scritto che era indispensabile scaricare 5/6 programmi indicati da questa società.
Risultato: uno di questi file, un firewall, mi ha bloccato il computer per due giorni, e lo stesso docente del corso non è riuscito o non ha avuto tempo di togliermi quello che a tutti gli effetti a me è sembrato un virus, e ho dovuto spendere 50 euro per farmi ripulire il computer portatile nuovo, mai usato.
Senza che poi alla fine questi programmi che erano obbligatori da scaricare siano stati nemmeno illustrati durante il corso (che è durato 8 ore ed è stato alla fine anche interessante, peccato che io non potessi nemmeno usare la tastiera però!).
Ora capisco i rischi del mestiere, ma forse qualcuno avrebbe potuto/dovuto verificare se questi file era davvero così necessario farli scaricare… in fondo mica si pretenderà che il giornalista diventi veramente una spia! Ogni riferimento è puramente casuale 🙂
Beatrice Nencha
****
Più che ridere viene da piangere!
m.a.
Leave a Comment