Per due generazioni di giornalisti, e per tutti quelli che verranno assunti in futuro, la ex fissa non c’è più.
E’ questo il furto con scasso previsto dal nuovo contratto firmato dalla Fnsi: la cancellazione totale o quasi della ex fissa per i giovani e per la generazione dei quarantenni. Che però oltre a non averla dovranno pagarla ai pensionati e ai pensionandi.
Sì perché se per quelli della generazione di Franco Siddi ci sarà qualche lievissima penalizzazione (ma neanche tanto: con il tetto a 65mila euro un redattore ordinario vicino all’uscita porterà a casa la ex fissa per intero, più o meno come con il vecchio contratto) quelli della mia (sono nato nel ’73 e ho 14 anni di anzianità aziendale) e quelli venuti dopo prenderanno invece molto poco o anche niente.
La bozza prevede infatti che i giornalisti con una anzianità aziendale fra 10 e 15 anni abbiano al posto della ex fissa una cifra compresa fra 2mila e 10mila euro, una piccola frazione di quanto gli sarebbe spettato con il contratto attuale.
Il peggio però viene per chi ha meno di 10 anni di anzianità e per i nuovi assunti: non avranno niente (tranne qualcosa nel fondo pensione, nel mio caso mi pare circa 15 euro al mese, per un neoassunto saranno 5-10 euro) ma continueranno a versare il contribuito per pagare la ex fissa a chi è già andato in pensione o ci sta per andare. Insomma non solo ai giovani viene cancellata la ex fissa, ma dovranno pagarla ai più anziani. Quindi in sostanza si toglie ai nuovi assunti per dare a chi ha già (o avrà) laute pensioni. Una proposta che grida vendetta.
Sarà difficile ormai respingere questo obbrobrio, pensato da un gruppo dirigente del sindacato ormai vicino alla pensione per garantirsi i suoi privilegi depredando due generazione di giornalisti. Ma almeno sarebbe bene far sapere ai colleghi, soprattutto ai più giovani, qual è il vero scandalo della bozza che la Fnsi ha siglato e che ovviamente si guarda bene dal far sapere in giro.
Non è tutto: chi maturerà i 15 anni di anzianità aziendale anche dopo la firma del contratto, ma prima del 31 dicembre 2014 avrà comunque la ex fissa come previsto dal vecchio accordo. Al tavolo della trattativa deve esserci dunque stato qualcuno che aveva bisogno di altri sei mesi per non essere fregato come tutti noi. Sarebbe bello scoprire chi è.
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