ORDINE/Presidente Dossena, alla tesoreria Pagni (Senza Bavaglio)

Il consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia apre il nuovo triennio nel segno della discontinuità. L’elezione di Gabriele Dossena (Un Altro Ordine Possibile), collega della redazione economia del Corriere della Sera, chiude un periodo di scontri con qualche veleno di troppo. Così da poter  guardare avanti con qualche speranza di ottimismo. Per due motivi.

L’elezione di Gabriele ha ottenuto, come vedremo un’ampia convergenza, così da sperare nella fine delle divisioni e la possibilità di lavorare alle riforme che “i tempi che corrono” rendono assolutamente necessarie. Ma soprattutto le richieste di rinnovamento portate avanti in questi mesi da Senza Bavaglio possono concretizzarsi.

Nel suo pur breve discorso di insediamento, Dossena ha sottolineato il compito non facile del nuovo consiglio nel momento drammatico in cui versano le redazione colpite da tagli e riduzione delle retribuzioni medie e dal sempre più problematico inserimento delle giovani generazioni nella professione.

Quindi, la richiesta di Senza Bavaglio per uno sportello dedicati ai precari e ai senza contratto, gestito a rotazione da un giovane scelto attraverso una selezione, ora verrà posta tra i gli obiettivi prioritari. Così come il rilancio della formazione continua soprattutto se pensata e strettamente legata alle nuove tecnologie e ai nuovi media sarà una delle deleghe che andremo a chiedere alla presidenza.

Il fatto che ben tre delle quattro cariche elettive all’interno del consiglio  siano passate di mano rispetto alla scorsa “legislatura”, è il segnale che è stata colta la richiesta venuta dal voto e le necessità di,mandare un messaggio a tutti gli iscritti all’Ordine fin dalla prima seduta. Gabriele Dossena ha ottenuto sette voti, con due bianche.

In pratica, solo la componente che si rifà a Franco Abruzzo non gli ha dato il suo pieno appoggio. E su questo punto un ringraziamento a letizia Gonzales, presidente uscente, per aver accettato di fare un passo indietro ha sicuramente facilitato il compito e un ringraziamento è doveroso.

Senza problemi anche l’elezione di Luca Pagni (Senza Bavaglio) alla carica di Tesoriere, con 6 voti a favore e tre bianche. Sul filo della maggioranza la nomina alla vicepresidenza di Stefano Gallizzi (Movimento Liberi Giornalisti), 5 voti favorevoli e quattro bianche, frutto oltre che della opposizione della componente di Abruzzo e dello strascico dei veleni della campagna elettorale di cui si diceva prima. Ancora più controversa l’elezione del segretario.

Il passo indietro chiesto ai due ex presidenti non è stato raccolto da Abruzzo. Ma l’elezione della collega Rosi Brandi, alleata di Abruzzo in queste elezioni, con tre voti favorevoli, contro i due dello stesso Abruzzo e tre bianche, dimostra comunque la volontà generale di una gestione unitaria che tenga conto di tutte le componenti.

Senza Bavaglio
www.senzabavaglio.info

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