INPGI/Eletto il nuovo CdA

 

Il Consiglio Generale dell’INPGI riunito a Roma il 3 e 4 aprile ha eletto i dieci Consiglieri di Amministrazione che governeranno l’Istituto per i prossimi quattro anni. Dopo giorni di estenuanti trattative, mediate dal Presidente uscente Andrea Camporese, si è concluso l’iter che ha portato all’elezione dei dieci consiglieri di Amministrazione giornalisti. L’ultimo tassello mancante per completare il Consiglio di Amministrazione dell’INPGI, dopo l’elezione del rappresentante del Comitato Amministratore e la nomina dei rappresentanti di Editori, Governo, Ministeri e FNSI.

Sono stati riconfermati: Andrea Camporese (51 voti), Paolo Serventi Longhi (44), Roberto Carella (37), Edmondo Rho (37), Silvia Garambois (34), Silvana Mazzocchi (9). Nuovi eletti: Marina Macelloni (36) e Claudio Scarinzi (31) (Lombardia), Giuseppe Marzano (35) (Trentino Alto Adige), Carlo Chianura (8) (Lazio).

Il nuovo Consiglio di Amministrazione è stato convocato per il 12 aprile. Come prima cosa concluderà la parte statutaria con l’elezione di Presidente e Vice presidente Vicario e del Vice presidente indicato dagli Editori. Dovrà decidere la riconferma, già concordata, del Presidente uscente Andrea Camporese e l’elezione del nuovo Vice presidente Vicario giornalista.

Ora, visti i nomi dei nuovi Consiglieri di Amministrazione, e dato che la carica di vicepresidente dell’Istituto appartiene per Statuto ad un pensionato, è facile immaginare che la palma spetterà a Paolo Serventi Longhi.

A tutto il nuovo Consiglio di Amministrazione vanno gli auguri di buon lavoro di Senza Bavaglio, che ha comunque, occorre ricordarlo, ha portato in Consiglio Generale, Rosalba Emiliozzi delle Marche, e nel Amministratore della Gestione Separata, Laura Antonini della Toscana.

Auguri perché questo CdA sappia reggere con forza i tempi duri che si prospettano per il nostro Istituto che dovrà fronteggiare un mercato del lavoro sempre più selvaggio, entrate contributive in discesa libera e uscite per pagare le pensioni in salita rapida.

La causa è la continua espulsione di giornalisti con buoni stipendi e buoni versamenti contributivi e dall’altra parte il livello al minimo storico di nuove assunzioni e, comunque, a salari bassi.

Senza contare la nuova riforma del mercato del lavoro e le intenzioni non sempre da ramoscello di ulivo del Governo.

Auguri e buon lavoro a tutti.
Senza Bavaglio
www.senzabavaglio.info
www.usgf.it

 

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