Leggi infrante: il Cnr vuole affidare la comunicazione a una non giornalista

L’ente vuole affidare l’incarico di responsabile della comunicazione a una funzionaria non iscritta all’Ordine dei Giornalisti, laureata in scienze pedagogiche e in possesso di formazione in project management

Senza Bavaglio
Roma, 18 gennaio 2021

Nonostante la segnalazione di Stampa Romana e la denuncia del Presidente del Sindacato Cronisti Romani, Pierluigi Franz, il CNR, il più grande Ente Pubblico di Ricerca Italiano, ha comunque deciso di attribuire l’incarico di responsabile della comunicazione istituzionale con coordinamento attività comunicazione con i media a una non iscritta all’albo dell’Ordine dei Giornalisti e senza specifica laurea o master in comunicazione, come previsto dalla vigente legge.

Un precedente? L’Ordine dei Giornalisti, la Federazione Nazionale della Stampa e la stessa Associazione Stampa Romana cosa faranno ora?

E’ regolare o no il bando interno indetto dal CNR il 15 dicembre scorso (scadenza il 10 gennaio 2022) per manifestazioni di interesse allo scopo di affidare l’incarico della durata triennale di responsabile della Comunicazione, funziome che spetta alla presidenza?

Maria Chiara Carrozza, presidente del CNR

Questa domanda Pierluigi Roesler Franz, presidente del Sindacato Cronisti Romani, l’ha posta nell’esposto diretto alla presidente del CNR, Maria Chiara Carrozza, nominata dal ministro della ricerca Maria Cristina Messa, primo presidente donna nella storia dell’istituto, e inviato per conoscenza all’Ordine dei Giornalisti Lazio, all’INPGI, alla Corte dei Conti, al Ministero Università e Ricerca. Franz vuole saperne di più sul bando interno del Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Il bando, scaricabile dal sito https://www.urp.cnr.it/copertine/urp_evidenza/Evidenze_2021/Manif_comunicazione_avviso.pdf, essendo riservato esclusivamente al personale del CNR, sembra presentare seri dubbi di legittimità. Per la sua rilevanza non può essere rivolto al solo personale interno del CNR, ma dovrebbe essere diretto anche all’esterno, cioè al pubblico. Inoltre tra i requisiti richiesti manca l’iscrizione al’Ordine dei Giornalisti e all’INPGI, cosa prevista dalla legge.

Franz ha chiesto al CNR di valutare la sospensione immediata in autotutela dell’efficacia del bando per colmare i difetti e le irreggolarità.

Ma Franz si spinge oltre e chiede al ministero della Salute, alla Corte dei conti, all’Ordine dei Giornalisti e all’INPGI di verificare la correttezza del bando e la sua coerenza con le norme di legge.

In particolare l’esposto di Pierluigi Roesler Franz vuole sapere dalla Corte dei Conti “quali sono attualmente tra gli 8.500 dipendenti del CNR, ivi compresi quelli di società satelliti del CNR, coloro che risultino inquadrati nell’Ufficio Stampa in possesso dell’iscrizione all’Albo dei giornalisti, con versament dei relativi contributi previdenziali all’INPGI.

Ma le segnalazioni non sono finite qui. Anche l’Associazione Stampa Romana è intervenuta prontamente perchè il bando sia rivisto. In particolare, si chiede di modificare la parte relativa ai criteri di scelta indicati per l’individuazione della figura professionale che si cerca.

Senza Bavaglio
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