Ivo Caizzi ha vinto la causa contro Cairo: deve essere reintegrato al Corriere

Senza Bavaglio
Milano, 14 dicembre 2021

Ivo Caizzi, l’inviato del Corriere della Sera che copriva la corrispondenza da Bruxelles, è stato licenziato ingiustamente e quindi deve essere reintegrato a pieno titolo nei ranghi del quotidiano di via Solferino.

L’ha sentenziato la Sezione Lavoro della Corte d’Appello di Milano. I giudici hanno stabilito che “il licenziamento intimato ad Ivo Caizzi va dichiarato inefficace e, in base alle regole di diritto comune, RCS Mediagroup s.p.a. deve essere condannata a riammettere il giornalista in servizio e a corrispondergli le retribuzioni maturate in forza del rapporto di lavoro mai interrotto”.

Caizzi era stato licenziato dall’editore RCS Mediagroup nell’aprile 2020 senza alcun preavviso e senza rendere nota la motivazione nemmeno alla rappresentanza sindacale dei giornalisti di Via Solferino. La rescissione del rapporto di lavoro era stata comunicata per lettera a Caizzi quando era in piena attività per il Corriere della Sera e di fatto bloccato nella sua abitazione di Bruxelles a causa del lockdown per la pandemia. In Tribunale la società dell’editore Urbano Cairo aveva poi giustificato la rescissione del rapporto di lavoro sostenendo che fosse stata raggiunta l’età pensionabile.

Ma il Collegio giudicante della Corte d’Appello – con la sentenza n.1581 del 14 dicembre 2021 – ha accolto il ricorso di Caizzi presentato dagli avvocati Mario Fezzi e Maurizio Borali.

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Dal Fatto Quotidiano

Corriere della Sera, nullo il licenziamento del corrispondente da Bruxelles Ivo Caizzi che era stato messo alla porta in pieno lockdown

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