Casagit senza vergogna:i dirigenti legati alla FNSI si autovotano l’aumento dei compensi

Senza Bavaglio
Milano, 1° luglio 2021

Tutto crolla, tutto sta fallendo, tutto sta affondando ma i delegati dell’Assemblea Casagit che fanno capo alla maggioranza al governo della FNSI, questa mattina, senza un briciolo di vergogna, hanno votato l’aumento dei compensi a chi è stato eletto negli organi della nostra Cassa. Così si sta consumando un altro capitolo della corsa a spolpare i beni e il patrimonio di tutti i giornalisti.

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Qui di seguito il comunicato dei delegati lombardi di Insieme per Casagit.

FNSI: LE MANI SULLA SANITÀ

Il nuovo corso di Casagit Salute, dopo dodici anni di presidenza di Daniele Cerrato, inizia nel peggiore dei modi. La Federazione della Stampa ha messo le mani anche sulla Casagit. Il nuovo presidente Gianfranco Giuliani, infatti, è stato eletto a maggioranza schiacciante, otto consiglieri contro tre.

E questa nuova dirigenza della Casagit è l’espressione del sindacato dei giornalisti, che dopo aver portato al dissesto l’INPGI ora ha anche il pieno controllo sull’Ente che gestisce l’assistenza sanitaria dei colleghi.

La seconda brutta notizia è che, ancora prima di votare il Consiglio di Amministrazione, l’assemblea dei delegati ha deciso un aumento dei compensi che potrebbe portare al raddoppio della spesa per gli organi sociali. A maggioranza a scrutinio segreto, con 44 voti favorevoli, 34 contrari e un astenuto, è stato approvato un meccanismo che prevede uno dei due vicepresidenti posto in aspettativa a spese della Casagit. Inoltre, avrà un compenso stimato intorno agli 80 mila euro all’anno. A questa somma deve essere aggiunta quella per il presidente, poco meno di 100 mila euro annui.

Fino a oggi l’ufficio di presidenza, con due vicepresidenti, pesava sulla Cassa meno di 100 mila euro. La preoccupazione di noi sei eletti di Insieme per Casagit in Lombardia è che lo stesso schema si ripeta per gli organi dirigenziali della Fondazione, che all’interno della Società di Mutuo Soccorso è la cassaforte dei risparmi accantonati dalla categoria in anni di gestione oculata e all’insegna della sobrietà. Finora la Fondazione era a costo zero.

Per la cronaca, l’opposizione ha eletto tre Consiglieri di Amministrazione, Carlo Gariboldi, Stefania Tamburello e Carola Vai e un proboviro, Paola D’Amico.

Laura Barsottini, Paola D’Amico, Luisa Espanet, Carlo Gariboldi, Costantino Muscau, Vincenzo Sansonetti.

 

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