Istruzioni per l’uso: vita da nababbi con la pensione Inpgi 2 da 62,45 euro mensili?

Speciale per Senza Bavaglio
Pietro Tarallo
Milano, 11 gennaio 2021

Ho 80 anni e percepisco una pensione Inpgi 2 di 62,45 euro al mese. Sono andato in pensione come previsto quando ho compiuto 65 anni e da allora non ho più collaborato con giornali e riviste. Ma mi sono occupato solo dei libri che avevo già pubblicato e di alcuni di nuova pubblicazione.

Nei giorni scorsi dall’Inpgi 2 mi è arrivata una raccomandata in cui mi si chiedeva un versamento del 10 per cento su una cifra di reddito da loro accertata nel 2015. Che ho chiarito essere frutto esclusivo di diritti d’autore per libri, compensi per conferenze e affitto di parte della mia casa come casa vacanze. Infatti per sopravvivere sono stato costretto ad affittare una parte della mia casa. Ma ora, causa Covid 19, anche questo introito è scomparso come quello dei miei diritti d’autore dovuti alle guide turistiche scritte nel passato, visto che non se ne vendono poiché nessuno viaggia più.

Questi i fatti recenti. E ora alcune considerazioni. Quando ho iniziato a versare i contributi all’Inpgi 2, negli anni Novanta era prevista la restituzione di quanto versato con gli interessi di legge quando sarei andato in pensione. Questo non è stato. Una legge ha spazzato via questa possibilità. Perché?

La cifra che percepisco è così irrisoria che solo quando avrò raggiunto i 100 anni d’età, Covid e cardiopatia di cui soffro da anni permettendo,  riuscirò a recuperare l’intero importo dei miei versamenti. Pensione dunque irrisoria come quella che percepiscono gran parte dei miei colleghi che si trovano nelle mie stesse condizioni. Una collega che ha versato contributi consistenti, come mi ha raccontato, riceve ben 110 euro al mese.

Sono molti i colleghi che sono costretti a continuare a collaborare con giornali e riviste, ovviamente pagati pochissimo, per arrotondare la magra pensione. L’Inpgi 2 chiede a tutti loro di versare i contributi su quanto percepito nonostante abbiano oltre 65 anni e siano in pensione da anni. Perché?

Questi contributi andranno ad aumentare le loro striminzite pensioni? Mi pare che tutto questo sia un accanimento su chi ha osservato la legge. Sempre. Pagando il dovuto. Mentre i soliti furbetti (e sono molti) non l’hanno fatto mai.

Pietro Tarallo
tarallo@libero.it

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