INPGI in profondo rosso: ora le pensioni presenti e future sono veramente a rischio

Romano Bartoloni
Roma, 13 novembre 2020

Mentre continua la vendita o la svendita come in tempi di guerra dei gioielli di famiglia per colmare un buco mensile di 12 milioni di euro necessari per pagare le pensioni dei giornalisti, il profondo rosso dell’INPGI per centinaia di milioni certificato all’ultimo consiglio generale incombe sul tavolo del negoziato con il governo e con gli editori in cerca di una via di uscita per salvare la nostra previdenza dal fallimento e per sventare l’arrivo del commissario fra 45 giorni come previsto dalla legge.

Un governo alle corde per il Covid, indebitato fino al collo dai colpi della pandemia,  con l’INPS al tappeto travolto dai miliardi del pronto soccorso antivirus, con i giornalisti malvisti perché troppo ficcanaso, è in grado, e soprattutto ne ha voglia, di compiere miracoli per salvare l’istituto in extremis?

Il palazzo dove ha sede l’INPGI

L’11 novembre 2020 in via Nizza è stata scritta la pagina più buia nella storia dell’Inpgi che ha registrato un astronomico disavanzo di bilancio di 253 milioni di euro, il peggiore di sempre. Avanti di questo passo e senza un intervento davvero miracoloso le riserve patrimoniali si esauriranno nel giro di 18 mesi lasciando i pensionati di oggi è di domani in mezzo alla strada.

Per i dettagli sulle voci, le poste, le relazioni, documenti e delibere, e voti sul bilancio di assestamento 2020 e il preventivo 2021 rivolgersi al sito istituzionale inpgi.it obbligato a pubblicarli in base al regolamento sulla trasparenza.

Romano Bartoloni

Condividi questo articolo