Stati Generali dell’Informazione e dell’Editoria, le proposte di Senza Bavaglio

Speciale per Senza Bavaglio
Francesca Canino
Roma, 28 Marzo 2019

Senza Bavaglio ha partecipato alla giornata iniziale degli Stati Generali dell’Informazione e dell’Editoria, l’evento svoltosi il 25 marzo a Roma per creare un’occasione di confronto sul futuro del settore. Interpellato nei mesi scorsi dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’editoria Vito Crimi per il lavoro svolto e per la presentazione, insieme alla società Pannunzio, di una serie di elaborati per la libertà dell’informazione, Senza Bavaglio non ha fatto mancare la sua presenza all’evento romano.

È stato il discorso del presidente del Consiglio Giuseppe Conte a dare l’avvio alla giornata, seguito dall’intervento di Crimi che ha esposto i principali argomenti: il ruolo delle agenzie di stampa, l’equo compenso, le liti temerarie. Il sottosegretario ha, inoltre, annunciato le 5 fasi della riforma dell’editoria: acquisizione delle proposte, che parte subito, durerà 30 giorni e sarà aperta agli stakeholder e a tutti i cittadini; incontri di consultazione con ogni singola categoria a maggio; dibattito in merito alle proposte nel mese di giugno a Torino; sintesi di valutazione politica delle proposte a luglio; proposte di legge definitive a settembre con il coinvolgimento delle Commissioni parlamentari competenti. Le macroaree interessate dal percorso di riforma saranno: l’informazione primaria, con una riflessione sul ruolo delle agenzie; i giornalisti e altri operatori, in cui si affronteranno temi come quello dell’equo compenso; l’editoria; il mercato, con un’attenzione particolare alla trasparenza; i cittadini e il loro coinvolgimento.

Vito Crimi sottosegretario per l’editoria (a sinistra) e il premier Giuseppe Conte, durante la cerimonia di apertura degli stati generali dell’editoria.

Oltre ai soggetti tradizionali che operano nell’editoria, Crimi ha ribadito la presenza ai tavoli anche di Google, Facebook e Amazon, che si confronteranno nei prossimi mesi con le agenzie di stampa, i giornalisti, i fotoreporter, i videogiornalisti, i social media manager, i distributori nazionali e locali, gli investitori pubblicitari, i centri media, gli edicolanti, i poligrafici, con l’obiettivo di tutelare la libertà, il pluralismo, la qualità dell’informazione e i diritti dei lavoratori.

Senza Bavaglio ha presentato nei mesi scorsi le sue proposte – alcune delle quali già formalizzate di governance per la Rai, uno statuto dei diritti dei lettori, uno statuto per le imprese editoriali, le modalità di un Equo Compenso professionale, e ha anticipato che il punto di riferimento della riforma dovrebbe essere la separazione del potere economico, da quello politico e da quello dei media.

Francesca Canino
francescacanino7@gmail.com

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