Speciale per Senza Bavaglio
Massimo A. Alberizzi
Milano, 16 marzo 2019
La coalizione di “Fondo Sicuro” formata da Senza Bavaglio, Unità Sindacale-MIL e Movimento Liberi Giornalisti (a Milano), informazione@futuro e Puntoeacapo (a Roma), Fare Squadra (in Abruzzo) e gruppi di giornalisti organizzati in Campania e in Sicilia, e altre realtà in tutta Italia, ha vinto le elezioni per gli organi di gestione del Fondo Complementare dei Giornalisti.
Per l’alleanza sono risultati eletti: Simona Fossati, Corrado Chiominto, Marco Lo Conte, Tiziana Stella e il sindaco Lorenzo Giannuzzi.
Per i candidati sostenuti dalla dirigenza della FNSI (ControCorrente, Stampa Democratica e altri gruppi) sono stati eletti nel CdA Enrico Castelli e Alessia Marani e il sindaco Pinuccia Mazza.
Questa la classifica d’arrivo dei candidati per il Consiglio d’Amministrazione
ELETTI:
Enrico Castelli – presidente uscente – 421
Simona Fossati – membro CdA uscente – 415
Corrado Chiominto – 399
Alessia Marani – membro CdA uscente – 395
Marco Lo Conte – 387
Tiziana Stella – 381
NON ELETTI:
Ignazio Ingrao – 367
Edmondo Rho – 350
Giuseppe Ceccato – 319
Laura Antonini – 229
Per il collegio dei sindaci
ELETTI:
Lorenzo Giannuzzi – sindaco uscente – 384
Pinuccia Mazza – sindaco uscente – 375
NON ELETTO:
Luigi Cobisi – 268 (simdaco supplente)
E’ una grande soddisfazione per tutti quei gruppi che sono in opposizione nella FNSI e ora sono diventati maggioranza nel Fondo. Consideriamo anche che gli iscritti al Fondo complementare sono tutti colleghi contrattualizzati che hanno voltato le spalle alla dirigenza del sindacato unitario.
Con quest’elezione al Fondo Complementare comincia una nuova era per il sindacato dei giornalisti. E’ un primo piccolo passo per far riflettere i dirigenti della FNSI – sempre attenti ai problemi dei giornalisti turchi, maltesi ed egiziani, a registrare le dolorose minacce verso i colleghi che operano in situazioni difficilissime in terra di mafia, ndrangheta e camorra, a distribuire solidarietà gratuita e per nulla incisiva a chi sta per perdere il lavoro – ma incapaci di azioni concrete che stoppino la politica dei licenziamenti, dello svuotamento delle redazioni, del lavoro indipendente pagato una miseria, e per difendere e incentivare il giornalismo di qualità, ormai un ricordo d’altri tempi.
Noi siamo pronti a dialogare con i dirigenti della FNSI, dell’INPGI, della Casagit e dell’Ordine. Non facciamo una questione di schieramenti, ma di contenuti, a cominciare dal Contratto di Lavoro che non deve mai più essere solo il contratto dei contrattualizzati, ma quello di tutto il giornalismo e dei giornalisti, senza distinzione tra figli di un dio minore e figli di un dio maggiore. Il sindacato deve difendere tutti, proprio tutti, e tutto il lavoro giornalistico deve essere contrattualizzato.
Il 20 marzo ci sarà l’udienza d’appello per l’abolizione di questo contratto. Se il contratto attuale sarà bocciato si tornerà a quello immediatamente precedente, che è un pochino meglio (anche se non troppo). Un gesto di buona volontà della FNSI sarebbe quello di ritirarsi dalla causa e accettare l’abolizione di questo (ripeto questo e solo questo) contratto. E poi tutti assieme andremo a ridiscutere quello nuovo.
Un ringraziamento davvero grande a quanti hanno votato questa grande e potente coalizione, capace di intercettare i problemi del lavoro. Un grazie particolare a chi ha creduto in questa alleanza e che ha supportato una squadra unita: Daniela Stigliano, Giuseppe Gallizzi, Lazzaro Pappagallo, Mario Antolini e Adam Hanzelewicz e poi a Ottavio Lucarelli e Gigi Ronsisvalle. E a tutti i colleghi che in Italia ci hanno scelto.
E poi ricordate: abbiamo bisogno di tutti colleghi che amano questo mestiere e che credono nel valore che ha per la democrazia. Dateci idee, scambiatele con noi e aiutateci a superare questo momento difficile per il giornalismo. Noi lotteremo per fare in modo che tutti i giornalisti possano avere un lavoro, che tutti i non contrattualizzati possano avere compensi decenti e dignitosi e che le redazioni possano di nuovo essere popolate di giornalisti all’opera. Senza dimenticare, naturalmente, i giornalisti turchi e quelli maltesi, i minacciati e la solidarietà a chi è in difficoltà. I giornalisti turchi saranno difesi con più forza e incisività da giornalisti italiani che lavorano con dignità, con compensi decenti e senza la minaccia di essere sbattuti fuori dalle redazioni.
Le nostre parole d’ordine saranno: trasparenza, professionalità, lavoro, dignità, onestà e competenza e, soprattutto la più semplice: GIORNALISMO!
Dateci ancora fiducia. Noi non vi deluderemo. E intanto buon lavoro al nuovo Consiglio di Amministrazione del Fondo Complementare dei Giornalisti Italiani e in particolare ai nostri eletti, Simona Fossati, Tiziana Stella, Corrado Chiominto, Marco Lo Conte e Lorenzo Giannuzzi
Massimo A. Alberizzi
Senza Bavaglio
Consigliere Nazionale FNSI
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