Ridicoli? Forse. Sempre meglio che bugiardi!

Speciale per Senza Bavaglio
Massimo A. Alberizzi e Massimo Borgomaneri
Milano, 25 novembre 2018

Rendiamoci conto di una cosa: se resteremo nelle mani degli attuali dirigenti di ALG e FNSI sarà la fine del giornalismo e dei giornalisti. E ce ne viene in mente un’altra: a distruggere la libera informazione non è solo la politica ma anche questo sindacalismo, oggettivamente fiancheggiatore degli editori. Non vi facciamo perdere tempo e scriviamo solo poche righe per punti.

1 – ATTACCAMENTO ALLE POLTRONE E MANDATI DEL PRESIDENTE – Pochi, anzi pochissimi, lo sanno: un esponente storico di Stampa Democratica (ricandidato alle presenti elezioni) ricopre dal 1989 la carica di Amministratore dell’Immobiliare Circolo della Stampa (che gestisce gli immobili del sindacato, la Lombarda possiede alcuni appartamenti). Si, avete letto bene, 1989, cioè quasi un trentennio. Quando abbiamo denunciato questa vergogna nessuno si è indignato. E’ stato considerato normale. Per quel che riguarda i mandati del presidente dell’Associazione, Senza Bavaglio aveva chiesto di limitarne veramente e seriamente il numero. Invece i dirigenti – nonostante le nostre proteste – hanno voluto inserire la formula “non più di due mandati consecutivi”. Quell’aggettivo aggiunto nel testo dello statuto bocciato dal giudice avrebbe per esempio consentito a Giovanni Negri, leader storico di Stampa democratica di ricandidarsi per un ulteriore mandato dopo l’intervallo di una legislatura. Senza contare che ancor prima di metterlo nero su bianco, limitarsi a uno o massimo due mandati dev’essere un impegno morale.

2 – DISPREZZO DELLE PROCEDURE – I signori di Stampa Democratica per fare approvare il “loro” statuto hanno violato le procedure. Per questo motivo il giudice ha bloccato la sua applicazione. E questa è la sentenza che lo spiega:
https://www.senzabavaglio.info/2017/10/10/niente-modifiche-allo-statuto-il-tribunale-accoglie-il-ricorso-di-senza-bavaglio-contro-la-lombarda/

3 – IL NUOVO STATUTO NON ESISTE – Si va al voto con lo statuto in vigore (che loro definiscono sempre con disprezzo “vecchio”, ma il nuovo, se lo mettano in testa, non esiste). Invece di ragionare queste persone disprezzano anche le decisioni del giudice.

4 – FAKE NEWS – Riguardo la causa che (finora) l’ha vista sconfitta, la Lombarda non ha speso un soldo perché Senza Bavaglio NON HA CHIESTO il rimborso delle spese legali cui l’associazione è stata condannata. Per una causa contro il contratto che Senza Bavaglio ha perso a Roma la FNSI ci ha invece chiesto immediatamente il denaro, tra i giubilo dei dirigenti dell’ ALG. Perfino la FIEG ha almeno accettato una rateazione. Questa è la verità dei fatti.

5 – UN UOMO SOLO AL COMANDO? NO, GRAZIE – La proposta di modifica dello statuto attuale è stata impugnata soprattutto perché la sua filosofia si può sintetizzare così: un uomo solo al comando. Affidava per esempio la gestione dei beni immobili della Lombarda al presidente che avrebbe persino potuti venderli senza nessun controllo. Ricordiamo che per raggiungere il quorum necessario, l’urna elettronica è stata aperta per un mese!!!

Noi di Senza Bavaglio cerchiamo di smontare questo castello di carta che ha permesso ai dirigenti sindacali di distruggere il giornalismo e ciò si è concretizzato con la firma nell’aprile 2013 di un contratto di lavoro ignobile che ha permesso la perdita di un numero ingente di posti di lavoro.

Massimo A. Alberizzi
Massimo Borgomaneri
Candidati nelle liste di Senza Bavaglio alle elezioni per il rinnovo de direttivo della Lombarda e per l’elezione dei delegati al congresso della FNSI
twitter @sbavaglio

Qui sotto il post denigratorio di Stampa Democratica, dove la fantasia prende il posto della verità. Ve lo riproponiamo perché vi rendiate conto di dove alberga il ricorso alla Fake News per giustificare posizioni ingiustificabili.

Il titolo recita:
La campagna elettorale e il senso del ridicolo

Il senso del ridicolo purtroppo spesso manca, nella categoria.
In una delle invettive anti-tutto dei Senza Bavaglio, il collega Massimo Borgomaneri chiede con grande vigore limiti al numero dei mandati per le cariche sindacali lamentando la presenza nel sindacato e nell’attuale maggioranza  di colleghi attaccati alle poltrone. Gli sfugge però che il presidente Perucchini (Stampa Democratica) aveva promosso e portato a casa un nuovo Statuto Alg che limitava appunto a due (in linea con quello federale e col buon senso) il numero dei mandati per il presidente della Lombarda, cioè per se medesimo. Il nuovo statuto, approvato da oltre mille colleghi contro 34 “NO”, è stato impugnato per imperscrutabili motivi dal leader dei Senza Bavaglio, Massimo Alberizzi, con la pregnante argomentazione che si era votato online anziché con le buste di carta previste dal vecchio Statuto (il quale risale all’era pre-Internet). Un giudice zelante, in attesa del giudizio di merito, ha sospeso il nuovo Statuto alla faccia degli oltre mille SÍ .

E così, grazie proprio ai Senza Bavaglio:

  1. Andiamo al voto col vecchio Statuto
  2. La Lombarda deve spendere soldi dei colleghi ed energie per difendersi dalla citazione in giudizio di Alberizzi e soci e…
  3. I MANDATI DEL PRESIDENTE RESTANO ILLIMITATI NEL NUMERO, COME DA VECCHIO STATUTO.

Collega Borgomaneri, Flaiano diceva che la situazione è grave, ma non seria.

A leggervi, aveva proprio ragione.

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