La cosa che più sconcerta nella vicenda INPGI/SOPAF è l’atteggiamento tenuto dalla FNSI. Non una parola, non un commento. Il perché è chiaro: l’INPGI mantiene il sindacato versando alla FNSI e alle associazioni regionali poco meno di due milioni e mezzo di euro. Senza quel contributo il sindacato sarebbe costretto a dichiarare forfait. Eppure le conseguenze dell’affaire INPGI/SOPAF potrebbero essere catastrofiche per il nostro istituto di previdenza, il commissariamento, la chiusura e infine l’accorpamento all’INPS.
Il presidente Andrea Camporese si è sempre proclamato innocente e, fino a prova contraria, noi gli crediamo ma quello che ci saremmo aspettati è un passo indietro, cioè irrevocabili dimissioni che sgombrassero il campo da sospetti e illazioni.
Invece Camporese è rimasto al suo posto imperterrito. Ora, quindi, ci vediamo costretti noi a chiedere le sue immediate dimissioni.
Camporese, tra l’altro, ha violato pesantemente lo statuto dell’INPGI, quando si è rifiutato di indire le elezioni suppletive per sostituire due colleghe scomparse, una in Lombardia e l’altra nel Lazio, che sedevano in Consiglio Generale.
Se ciò fosse vero, sarebbe un disastro per tutta la categoria. In Inghilterra i ministri si dimettono per molto meno e senza essere accusati di aver commesso alcun reato.
Senza Bavaglio
Leave a Comment