Un giorno quando un maomettano arrapato la violenterà verrà strisciando a chiedere pietà! Tié beccati questa pennivendila di regime !!” questa frase carica di odio è comparsa ieri sul profilo facebook di Daniele Caruso, segretario regionale del Movimento Sociale Sardo – La Destra e del movimento “Noi Con Salvini“.
Il commento è indirizzato alla giornalista di Sardinia Post Francesca Mulas ed è stato scritto a corredo di un post pubblicato dallo stesso Caruso: si accusa la nostra giornalista di ‘diffamazione a mezzo stampa’ per l’articolo “Da Mussolini a Salvini: chi sono i neofascisti sardi schierati con la Lega” e si minacciano, chissà perché, segnalazioni all’ordine dei giornalisti.
Il post di Daniele Caruso trova il sostegno di alcuni simpatizzanti del Movimento Sociale Sardo che parlano di ‘giornalisti terroristi’, ‘zecche’ e ‘ipocrisia’, arriva poi anche l’augurio della violenza firmato da Francesco Vitiello, personaggio che sui social network pubblica foto di Mussolini, slogan fascisti e si mostra in posa nel saluto romano.
Secondo Daniele Caruso nell’articolo di Sardinia Post ci sarebbero ‘castronerie’: si lamenta infatti della frase “Bersaglio del movimento neofascista isolano è il prefetto di Cagliari Alessio Giuffrida che, secondo gli attivisti, avrebbe proclamato “prima l’integrazione, poi la sicurezza”. In realtà basta tornare indietro di qualche settimana per leggere le reali dichiarazioni del prefetto cagliaritano che (…) ha detto “più integrazione, meno tensione”: le sue parole sono state così contraffatte ad arte per scatenare l’odio di militanti e simpatizzanti”.
“La ‘giornalettaia’ – scrive Caruso – afferma che avrei volutamente manipolato le parole del Prefetto per istigare i partecipanti alla nostra manifestazione autorizzata e pacifica”. Per avvalorare la sua tesi riporta anche pochi secondi di un video andato in onda sul tg di Videolina con le parole di Giuffrida.
Alla collega Francesca Mulas la solidarietà di Senza Bavaglio.
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