C.V.D. – Come Volevasi Dimostrare

E così, come avevamo più volte detto e previsto, la politica monetaria espansiva e le misure “non convenzionali” di Draghi si sono dimostrate fin da ora un flop ai fini del possibile impatto sull’economia reale. Le banche hanno prelevato appena un terzo della liquidità prevista e, se fosse una cosa verificabile, sarei pronto a scommettere che il denaro che hanno preso l’avrebbero volentieri lasciato alla Bce se non fosse che poi lo smacco sarebbe stato totale e Draghi se lo sarebbe legato al dito.

E, devo aggiungere, “meglio così”, perché un prelievo maggiore si sarebbe scaricato solo sulla speculazione finanziaria, quindi questa volta le banche si sono comportate responsabilmente. Una politica monetaria non può sostituire una politica di rilancio della domanda con strumenti “reali”, cosa che serve nell’attuale congiuntura, ma può solo accompagnarla.

Purtroppo ci tocca ancora leggere sui nostri giornali che a Francoforte c’é il “Super Mario”, e altri appellativi del genere. Spero che ora si smetta di gonfiare il petto quando si parla del “Mario nazionale”. Se Draghi vuole veramente rendersi utile alla causa europea (e italiana), anziché lanciare proclami che non spaventano e non spronano nessuno, dovrebbe incalzare la Germania a rilanciare la propria domanda interna e riequilibrare la propria bilancia commerciale. Si accodasse al suo collega Weidmann che ha chiesto un aumento dei salari nel proprio paese.

A proposito: che fine ha fatto la procedura per “surplus eccessivo” avviata lo scorso anno nei confronti della Germania? Qualche politico italiano, qualche parlamentare europeo, può informarsi e riferire all’opinione pubblica, non solo italiana?

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