Bufera al TG 1 che ignora Daphne Caruana Galizia: e il CdR difende la direzione

da Informazione@futuro
Francesca Altieri
Roma, 27 novembre 2019

Malta è nel caos. Per l’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia, che indagava sulla corruzione puntando il dito sul governo. Ieri si sono dimessi: il capo di gabinetto del premier Joseph Muscat, Keith Schembri, e il ministro del turismo, Konrad Mizzi; il titolare dell’economia, Christian “Chris” Cardona,  si è “solo” autosospeso.

Arresti, perquisizioni: un vero e proprio cataclisma mentre da giorni sotto il palazzo del governo manifestano migliaia di persone che chiedono giustizia e verità.

Ma per il TG1 delle 20 di ieri questa non era una notizia. Una scelta incomprensibile e autolesionista visto che a La Valletta c’è una inviata speciale della nostra ammiraglia, Maria Grazia Mazzola, che da sempre segue l’inchiesta sulla morte di Daphne e che avrebbe potuto informare in presa diretta su ciò che sta accadendo praticamente davanti ai suoi occhi.

A nulla sono valse le sue tempestive segnalazioni alla Direzione e alla line del TG1: nessuno le ha chiesto il servizio nonostante stesse riprendendo con l’operatore gli avvenimenti per Speciale TG1. Gravissima inadempienza da parte della testata più seguita del Servizio Pubblico.

La Rai ha un contratto di servizio pubblico che va onorato. Al danno di immagine per l’azienda tutta si aggiunge la beffa. La notizia della tempesta giudiziaria che si sta abbattendo su Malta diventa tale per il TG1 solo oggi quando arriva la notizia degli arresti di Keith Schembri e del medico di Yorgen Fenech indicato come il mandante.

Solo oggi il TG1 si sveglia: quando le notizie sono su tutti i giornali e quando sull’isola sta per arrivare una delegazione della nostra Federazione Nazionale della Stampa. 24 ore di buio intollerabili per il principale telegiornale italiano che non solo cancella fatti di grandissima rilevanza ma prosegue nella pratica ormai diffusa in buona parte della Rai di svilire e umiliare le professionalità di altissimo valore che ha al suo interno.

Francesca Altieri
Portavoce Informazione@futuro per la Rai

Rai: CdR TG1,false accuse su mancata copertura arresti Malta

(ansa) – Roma, 27 nov – “Le accuse rivolte da una componente sindacale al TG1 sono destituite di fondamento”. Lo sottolinea il CdR del TG1 in replica a un comunicato di Informazione@Futuro nella quale si contesta che, nonostante le segnalazioni dell’inviata Maria Grazia Mazzola, il TG1 nell’edizione delle 20 di ieri non ha dato notizia degli arresti e delle perquisizioni a Malta in relazione all’assassinio di Daphne Caruana Galizia.

“La testata ammiraglia è presente a Malta e ha seguito in questi mesi in maniera costante la ricerca di verità sull’assassinio di Caruana Galizia – scrive il CdR-. Ha mandato sul posto uno dei suoi migliori inviati, Maria Grazia Mazzola, che è stata la prima a puntare il faro su questa storia dando in anticipo per il TG1 – questo solo pochi giorni fa – il nome del presunto mandante dell’assassinio. La collega è poi tornata sul posto per continuare a seguire e documentare anche gli ultimi clamorosi sviluppi dell’inchiesta.

Tutto ciò è avvenuto su mandato della direzione e della line che non hanno mai sottovalutato la forza e la valenza di questa storia. La notizia era già oggi nel tg delle 13.30 con tanto di titolo e in quello delle 20 in una posizione centrale. La testata si è anche attivata per consentire alla collega Maria Grazia Mazzola di montare i servizi inviando un tecnico da Roma. Quindi nessun risveglio tardivo se non da parte di chi fa intempestivi comunicati dopo che il servizio della collega era già stato trasmesso”. (ansa).

La replica del Comitato di Redazione del TG1? Imbarazzante

Il Comitato di Redazione del TG1 difende la Direzione e la Linea del TG1 per non aver mandato in onda alle 20 del 26 novembre il servizio dell’inviata della testata che era a Malta il 26 novembre per Speciale TG1.

Il terremoto giudiziario si era già abbattuto su Malta in seguito all’inchiesta sull’omicidio della collega Daphne Caruana Galizia con ben tre dimissioni di ministri, proteste e perquisizioni.

Il CdR del TG1 non può ignorare i fatti segnalati per tempo dalla collega e anche allo stesso CdR per iscritto. I fatti sono fatti e le notizie sono notizie. E l’aver ignorato gli avvenimenti del 26 novembre, giorno in cui mezzo governo di La Valletta veniva travolto dall’inchiesta (il TG3 delle 19 il 26, correttamente ha dedicato alla vicenda un servizio), averla recuperata solo il giorno successivo quando era già su tutti i giornali è cosa gravissima per il telegiornale di servizio pubblico più visto dagli italiani deputato ad anticipare le notizie, non a ripescarle.

Difendere quella scelta, non aver utilizzato cioè quel giorno l’inviata speciale Maria Grazia Mazzola e le sue ripetute segnalazioni da Malta ai vertici del TG1, è altrettanto grave. Sia per la testimonianza di verità della collega Daphne Caruana Galizia che è stata assassinata per aver voluto fino alla fine e nonostante le minacce, fare il suo lavoro di giornalista investigativa. Sia per rispetto della collega Maria Grazia Mazzola, che per le sue inchieste ha subito aggressioni e due minacce di morte. E’ intollerabile che un sindacato non tuteli i suoi iscritti e tra loro quelli che più rischiano sul campo. E’ intollerabile che un sindacato difenda scelte indifendibili .

Al servizio pubblico, di cui ci onoriamo di far parte, non servono notizie del giorno dopo, mentre gli inviati sono sul campo.

I. F.

Nota di Senza Bavaglio

La risposta del CdR del TG1 più che imbarazzante è sconfortante. Sembra la tipica risposta che danno i politici: parole che messe assieme suonano bene, ma che hanno poco senso logico e non affrontano il nocciolo del problema. Converrebbe dare una breve ripassatina a qualche manuale pratico di buon giornalismo che spieghi perchè le notizie vadano segnalate al pubblico immediatamente.

Secondo la logica sottintesa nella risposta del CdR del TG1, basta seguire una partita di calcio la domenica e poi informare del risultato il lunedì – quando ha raggiunto le case dei telespettatori attraverso i siti e gli altri network – e siamo apposto.

Il 26 novembre l’inviata a Malta, Maria Grazia Mazzola, era pronta a fare il servizio su Dafne invece le sue corrispondenze sono andate in onda a partire dal 27. E’ un comportamento professionalmente corretto? Secondo CdR del TG1 “sì”, secondo il manuale del buon giornalismo “no”.

Ma i colleghi del CdR non possono non saperlo. E allora una domanda appare legittima: perchè si sono sbilanciati così a difendere qualcosa di indifendibile?

Se qualcuno vuole rispondere a questa domanda sarà benvenuto. Grazie!

m.a.a.
twitter @sbavaglio

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