I corrotti hanno l’anima?

I corrotti hanno l’anima?

Nei secoli “bui” la Chiesa si è interrogata se le donne avessero o meno un’anima, da qui anche i vari roghi delle “streghe”, che da ricostruzioni storiche risulterebbero aver massacrato un numero di persone tale da pareggiare il conto della Shoa. Poi è stata la volta di interrogarsi sui “neri”, e in questo caso c’erano anche motivazioni più “pratiche”: giustificare lo schiavismo. Ci permettiamo di aprire un dibattito nel XXI secolo: i corrotti hanno l’anima?

Effettivamente la loro appartenenza al genere umano appare alquanto dubbia (ma pare che anche gli animali stiano protestando). Con la crisi assistiamo a imprenditori, lavoratori, padri di famiglia che si suicidano, nelle famiglie si consumano drammi colossali per la disoccupazione giovanile, un’intera generazione viene data per perduta dagli stessi governanti (Monti), con grave pregiudizio per il futuro di tutta la nazione, la povertà imperversa ormai anche nelle cosiddette società sviluppate, ecc. ecc., e certe persone cosa trovano di meglio da fare? Prendere tangenti dai fondi pubblici! Rubare soldi di tutti! Che schifo!!! Ma fanno schifo anche i politici che proteggono costoro traendone benefici economici per sé o per il partito (il discorso non cambia) se mai a “loro insaputa”. Quando la gente tutta capirà che quei soldi sono tolti dalle loro tasche e non genericamente dalle casse dello stato?

Mi chiedo che rapporto abbiano queste persone con i loro figli e nipoti, quale educazione impartiscano loro. Li immagino che anziché usare il pallottoliere usino il “bustarelliere”: “su da bravo Giorgino, fai vedere a nonno come conti sette bustarelle”, e allevano così i futuri corrotti e faccendieri. Alcuni di quelli arrestati in questi giorni erano stati già condannati vent’anni fa per gli stessi reati: questo è dedicato a chi dice che la nostra magistratura è giustizialista e che condiziona la politica; in realtà la politica della magistratura se ne fa un baffo, dopo tutte le leggi che sono state fatte per legare le mani ai giudici e impedire l’applicazione della pena.

Renzi dal canto suo ha perso un’altra occasione per marcare la sua diversità e imprimere una discontinuità con il vecchio modo di far politica. Anziché esprimere solidarietà, gratitudine, sostegno e incoraggiamento alla magistratura per il suo lavoro di pulizia, e anziché cominciare a fare pulizia nel proprio partito, a partire dai legami con le cooperative, ha promosso la classica iniziativa di stampo democristiano e politichese: ha nominato un’ulteriore “commissione” di controllo. Renzi, ma lei pensa davvero che la gente creda che quella “commissione” sarà lì a vigilare? Deve essere proprio un fessacchiotto per pensare una cosa del genere degli italiani. E’ arcinoto anche ai sassi che in Italia quando non si vuole affrontare una questione grave si nomina una commissione.

In un precedente “gessetto” avevamo scritto che il caso Expo rappresentava la messa a punto del “modello Italia”, laddove i soldi sottratti ai giovani che vi lavoreranno con salari al disotto della sopravvivenza, vanno a rimpinguare i fondi per la corruzione. Chissà invece quanti di quei soggetti che beneficiano direttamente o indirettamente di quei furti vanno dicendo nei comizi ai giovani presenti, che sono i loro padri e nonni che con le pensioni sottraggono ricchezze a loro.

Ma sì, va bene così, tanto poi diamo la colpa, appunto, ai pensionati, e alla Germania se affondiamo.

Condividi questo articolo