RCS/Le manovre della FNSI per sistemare gli amici al Corriere

La FNSI e il CdR della RCS Periodici hanno rifiutato un accordo che avrebbe permesso a sei colleghi della RCS Periodici di entrare al Corriere della Sera nel novembre 2015 nel rispetto degli accordi già sottoscritti tra CdR del Corriere e azienda, secondo cui sono da stabilizzare prima i precari storici e i collaboratori decennali che lavorano nel quotidiano e solo dopo si può parlare di ulteriori entrate in redazione.

L’offerta di sei colleghi della Periodici da inserire nel Corriere full time è stata fatta dall’azienda ma i dirigenti della FNSI del CdR Periodici hanno invece insistito perché quattro giornalisti del Mondo entrassero subito al quotidiano. Perché del Mondo? Per partecipare a un nuovo progetto economico. Ma ancor più pesa forse il fatto che si tratti della testata in cui lavora Daniela Stigliano, vicesegretario della Fnsi attualmente impegnata nella vertenza sui periodici. Peccato che al Corriere della Sera non c’è in programma nessuna nuova iniziativa in materia economica, come ha spiegato al CdR lo stesso direttore del quotidiano.

Nel periodo di transizione, e quindi fino al novembre 2015, per i colleghi della Periodici le porte del Corriere sarebbero comunque rimaste aperte per sostituzioni malattia, maternità, smaltimento ferie e per lo sviluppo di nuove iniziative come l’on line.

Invece per ottenere l’ingresso immediato di quattro colleghi, nell’evidente tentativo di sistemare quattro “privilegiati”, il segretario della FNSI, Franco Siddi, si è detto pronto perfino a riaprire le trattative sugli accordi già faticosamente raggiunti al Corriere.

Sempre il sindacato dei periodici, per tranquillizzare i colleghi di via Rizzoli, durante l’assemblea generale di qualche giorno fa, aveva dato per certo che al Corriere della Sera fosse previsto un nuovo progetto speciale per l’economia e alle obiezioni di qualche collega, il CdR aveva risposto che la notizia arrivava direttamente dal direttore Ferruccio de Bortoli. Invece, interpellato in proposito dal Comitato di Redazione del quotidiano, De Bortoli è stato perentorio: per ora non è previsto nessun progetto di questo genere.

Il capo dell’ammiraglia di via Solferino, senza nessun problema, ha anche rifiutato le insistenze di alcuni manager e direttori di via Rizzoli che lo invitavano a prendere nella sua redazione Daniela Stigliano.

Quando si tratta di Stigliano e RCS, il tema del conflitto di interesse si ripropone vergognosamente, aggravato dai molti elementi di opacità che sempre accompagnano la gestione delle vertenze.

Comunque, dopo il secco no di De Bortoli all’ingresso della leader sindacale nella redazione di via Solferino, il direttore del personale Vito Ribaudo è stato costretto a fare macchina indietro: un posto per la vicesegretario della FNSI pare sia  stato trovato a Io Donna.

La trattativa tuttavia è ancora in corso e, viste le decise prese di posizione del CdR del Corriere della Sera, rischia di prolungarsi ancora. Accade sempre così quando si fanno i conti senza l’oste.

Noi di Senza Bavaglio crediamo sia arrivato il momento di riportare la questione morale al centro della discussione sindacale. È intollerabile che vi siano colleghi che si servono del sindacato come trampolino per carriere personali che, come è evidente, per realizzarsi richiedono la disponibilità a sacrificare i diritti di tutti.

 

Senza Bavaglio
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