Renzi sì, gli altri no

Ci si sta chiedendo come mai le aperture di Renzi a Berlusconi non stiano ricevendo le stesse stroncature dalla base del Pd e in generale dagli elettori di sinistra, o quanto meno non nella stessa misura, come è avvenuto in occasioni precedenti nelle quali la dirigenza di quel partito ha tenuto contatti con l’impresentabile avversario fino a formare un governo di comune accordo l’anno scorso.

Me lo sono chiesto anch’io e dopo averci riflettuto ho concluso che è tutta una questione di “credibilità”. La vecchia dirigenza era ormai squalificata, non veniva più creduta da nessuno, ogni suo gesto e ogni suo atto veniva interpretato come mezzucio che nascondeva qualcos’altro sottobanco. Anche a loro all’inizio fu fatto credito di fiducia, ma un po’ alla volta hanno dissipato questo credito.

L’elettorato di sinistra con il tempo ha avuto sempre più l’impressione di essere preso in giro, che gli atti annunciati pubblicamente erano una cosa, mentre ciò di cui invece discutevano realmente con Berlusconi erano altre: “noi ti lasciamo in pace con il conflitto di interessi e tu lasci in pace le cooperative e i relativi appalti”, “tu ti prendi il Corriere della Sera e noi ci prendiamo la Banca Nazionale del Lavoro”, “noi chiudiamo un occhio su quello scandalo, e i tuoi media lo chiudono su quell’altro”, e intanto “insieme ci aumentiamo i finanziamenti pubblici, nominiamo i manager “semaforo” e ci spartiamo quello che resta dell’Italia”.

Dopo tanti anni di inciuci, questo alla fine pensava la maggior parte degli elettori di sinistra. E’ come quando un imprenditore va in banca a chiedere un fido: se dietro di sé ha una storia di fallimenti, cambiali protestate, assegni a vuoto, parole non mantenute, avrà voglia di chiedere, non gli verrà concesso più niente.

A questo proposito Renzi risulta oggi ancora “vergine”. Ma attenzione! Questo non vuol dire che ha completamente carta bianca, tutt’altro. Perché se per gli altri ci sono volute diverse delusioni per far giungere a certe conclusioni il popolo di sinistra, a Renzi, dopo le esperienze fatte, ne basterà una sola per giocarsi tutto. Quindi il giovane leader, con questa apertura di credito a Berlusconi, si sta giocando tutto in una puntata: se anche lui verrà fatto fesso dall’abile avversario, come accadde a D’Alema, Veltroni, Letta e compagnia bella, la sua carriera politica sarà giunta già al termine.

Cordialmente. Alla prossima.

Giovanni La Torre

18 gennaio 2014

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