Ormai sono passati due mesi, ma dal Comitato Processi in Tv presso l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) non è arrivata nessuna risposta alla e-mail con la quale Pierluigi Roesler Franz ha chiesto – il 10 agosto – è stato preso in esame o no il mio esposto al Comitato contro il programma di Raitre “Chi l’ha visto?”. L’esposto al Comitato Processi in Tv si basa sugli stessi elementi del mio esposto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio contro la collega Federica Sciarelli, che di “Chi l’ha visto?” è la conduttrice.
Come abbiamo già scritto più volte in questa newsletter, la legge istitutiva dell’Ordine dei Giornalisti obbliga i Consigli regionali a non prendere in esame gli esposti contro suoi membri e a limitarsi invece a trasmetterli al Consiglio dell’Ordine Nazionale. La collega Sciarelli fa parte per l’appunto del Consiglio del Lazio, motivo per cui questo avrebbe dovuto limitarsi a passare le carte ai colleghi del nazionale, invece ha preferito calpestare la legge e prendere illegalmente in esame il mio esposto per poterlo così abusivamente archiviare. Metodi che in una certa Sicilia sono normale amministrazione, specie tra amici degli amici, ma che non è il caso facciano scuola perfino in ordini professionali, soprattutto in quello di noi giornalisti. O no?
Come mai il Comitato Processi in Tv tace da due mesi? Perché evita di rispondere a Franz? “Ah, saperlo!”, direbbero su Dagospia. Noi invece per ora ci limitiamo a pubblicare la lettera inviata ormai oltre due mesi fa da Franz:
“Al Presidente del Comitato Processi Tv presso l’Agcom
Prof. Giuseppe de Vergottini
Al Vice Presidente del Comitato Processi Tv presso l’Agcom
Prof. Rubens Esposito
Alla Segreteria del Comitato Processi Tv presso l’Agcom
e p. c.
Ai Componenti del Comitato Processi Tv presso l’Agcom in rappresentanza dell’Authority
Dott. Riccardo Chieppa
Prof. Mario Morcelllini
Al collega Pino Nicotri
Oggetto: ESAME DA PARTE DEL COMITATO PROCESSI IN TV DELL’ESPOSTO DEL GIORNALISTA GIUSEPPE (detto PINO) NICOTRI DI MILANO NEI CONFRONTI DELLA RAI PER LA PUNTATA DI “CHI L’HA VISTO?”, MANDATA IN ONDA IN TV da RAI TRE SUL CASO GIUDIZIARIO DELLA GIOVANE EMANUELA ORLANDI E CONDOTTA IN STUDIO DALLA COLLEGA FEDERICA SCIARELLI (CONSIGLIERE DELL’ORDINE DEI GIORNALISTI DEL LAZIO). RICHIESTA DI EVENTUALE APERTURA DI UN PROCEDIMENTO NEI CONFRONTI DELLA RAI, firmataria nel maggio 2009 del Codice di autoregolamentazione in materia di rappresentazione di vicende giudiziarie nelle trasmissioni radiotelevisive.
Roma, 10 agosto 2011
con mia e mail del 16 maggio 2011 h. 9,24 (allegato 1) vi avevo girato l’esposto inviato tempestivamente per e-mail lo stesso giorno alle ore 0,07 dal giornalista Giuseppe (detto Pino) Nicotri di Milano nei confronti della collega Federica Sciarelli conduttrice del programma tv “Chi l’ha visto?”, mandato in onda in prima serata dalla Terza Rete Rai in merito ad una recente trasmissione sul caso giudiziario tuttora aperto della misteriosa scomparsa da Roma della giovane Emanuela Orlandi.
Preciso che il collega Nicotri mi aveva inviato il suo esposto, in quanto rappresento l’Ordine nazionale nel Comitato Processi Tv presso l’AGCOM cui é demandato l’esame degli esposti riguardanti la presunta violazione del Codice di autoregolamentazione in materia di rappresentazione di vicende giudiziarie nelle trasmissioni radiotelevisive.
Nel caso specifico la puntata del programma tv “Chi l’ha visto?”, condotto dalla giornalista professionista Federica Sciarelli e contestato dal collega Nicotri, é stato mandato in onda dalla Terza Rete Rai in prima serata e riguardava il caso giudiziario tuttora aperto della misteriosa scomparsa da Roma della giovane Emanuela Orlandi. La Rai é una delle firmatarie del Codice di autoregolamentazione e quindi soggiace alla competenza del Comitato Processi in tv.
Ricordo che la collega Federica Sciarelli é una giornalista professionista iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Lazio ed é stata rieletta nel Consiglio stesso nel maggio 2010.
Trattandosi quindi di un potenziale procedimento disciplinare nei confronti di una componente di un Consiglio regionale dell’Ordine dei Giornalisti (nel caso specifico del Lazio) l’art. 49, secondo comma, della legge n. 69 del 3 febbraio 1963 affida al Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti il compito di affidare l’esame del caso ad un Ordine regionale diverso dal Lazio.
Vorrei cortesemente sapere se l’esposto del collega Nicotri, inviato tempestivamente per e mail il 16 maggio 2011 al Comitato Processi in tv presso l’AGCOM, é stato già esaminato in via preliminare dal Comitato stesso ed eventualmente con quale esito. Nell’eventualità in cui detto esposto non fosse stato, invece, ancora esaminato, vi sarei grato se lo fosse al più presto in modo da affrontarlo nella prossima riunione del Comitato subito dopo metà settembre.
Cordialmente
Sono ormai in molti a chiedermi di pubblicare il testo del mio esposto, che è poi l’allegato 1 citato da Franz. Per non dilungarmi evito di pubblicarlo ora, lo farò in seguito e – sempre per non dilungarmi troppo – senza commentarlo.
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