FREELANCE/Due euro ad articolo, ben sei euro a settimana…. (però netti!)

 

I tempi sono grami, ma se il lavoro inteso come “posto di” manca (e con le grandi aziende in stato di crisi non c’è niente neanche a termine), il lavoro in senso stretto abbonda. O meglio: volendo fare il giornalista per passare il tempo e non per camparci, le possibilità di scrivere sono infinite.

Ecco l’ultima imperdibile occasione, trovata sul sito www.subito.it: “Stampanti.com e Lavatrici.com cerca dei Bloggers / Articolisti per articoli sul mondo delle stampanti e sul mondo delle lavatrici”. Va be’: non sarà molto eccitante, ma se è lavoro tutto fa. L’annuncio  prosegue incoraggiante: “Siamo alla ricerca di collaboratori anche alle prime armi”.

Peccato che subito dopo si precisa che gli stessi “siano competenti: sappiano scrivere dell’argomento in modo tecnico ma comprensibile a chiunque; precisi, affidabili e puntuali. E, soprattutto, “siano creativi: non ci interessano dei testi semplicemente ripresi da altri. Chiunque riprenda in modo più o meno integrale il contenuto di altri siti non verrà preso in considerazione: i bloggers devono saper scrivere con un buon italiano (fluido alla lettura e grammaticalmente corretto) e sappiano ovviamente integrarlo coi termini tecnici stranieri spiegandoli quando è il caso”.

Impegno? “Scrivere un minimo di 1 post al giorno (lunghezza minima 1.500 battute), massimo 3 a settimana”.

Ora: posto che i giornalisti sappiano scrivere in buon italiano e siano creativi per natura, di giornalisti che sanno tutto di lavatrici e stampanti senza bisogno di documentarsi non ce ne saranno in giro poi così tanti.

Perciò, chiunque non sia alle prime armi sa che per scrivere un pezzo lungo minimo una cartella (ma a quanto pare lunghezze maggiori sono gradite) occorrono, tra ricerche e stesura, almeno un paio d’ore. Bene: sapete qual è la retribuzione offerta?  2 euro.

Anch’io pensavo di aver letto male. No, no: sono proprio 2 euro. Che, per “massimo 3 a settimana” fanno un bel gruzzoletto di 6 euro. Praticamente, la paghetta che prendeva un teenager negli anni Ottanta (per lo meno, quella che prendevo io). Ma se il vostro pezzo suscita dibattiti, approvazioni e contraddittorio, potete diventare persino ricchi: perché ai 2 euro vanno aggiunti 10 centesimi per ogni commento fatto sul post.

Però, si precisa nell’annuncio, la cifra è netta, e la retribuzione “certa e puntuale”, e c’è addirittura un contratto: quello per la cessione del diritto d’autore. Gente seria, questi.

Insomma: che aspettate a farvi avanti? L’annuncio lo trovate qui.

http://www.subito.it/offerte-lavoro/blogger-articolisti-milano-28188663.htm

Mariateresa Truncellito

 

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