Improvvisa morte di Marilisa Verti, freelance, “giornalista fantasma”. La Fnsi ne ricorda la “divisa di battaglia”e la forza di un magnetico solidarismo.
“La notizia della sua morte, improvvisa, purtroppo è vera e non è un fantasma, come lei aveva imparato a travestirsi per denunciare i drammi dei giornalisti senza prospettiva, precari e di poche speranze per il futuro, anche a 50 anni e più.
Ancora sabato scorso, Marilisa era in prima linea. Domenica una pausa nella inesauribile attività sociale, l’avviso di un dolore intenso e la morte.
Marilisa Verti non è un fantasma. E’(ne parliamo al presente perché così la sentiamo tra noi) una donna e una giornalista vera, una persona vitale nel paesaggio delle attività sociali per le libertà, i diritti, la dignità del lavoro in tutte le sue espressioni. I suoi “fantasmi”, visti in piazza in tante manifestazioni, sono una denuncia permanente per far conoscere e capire i drammi di chi non sta nei libri paga regolari, anche delle imprese editoriali, e per chi i Cud certificano una vita da fantasmi.
La Fnsi saluta Marilisa Verti con affetto, partecipa al dolore dei famigliari, rivive la forza della sua magnetica solidarietà”.
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