Il cordoglio Fnsi per Marilisa Verti

Improvvisa morte di Marilisa Verti, freelance, “giornalista fantasma”. La Fnsi ne ricorda la “divisa di battaglia”e la forza di un magnetico solidarismo.

La notizia della sua morte, improvvisa, purtroppo è vera e non è un fantasma, come lei aveva imparato a travestirsi per denunciare i drammi dei giornalisti senza prospettiva, precari e di poche speranze per il futuro, anche a 50 anni e più.

Marilisa Verti, giornalista freelance, 56 anni, una carica positiva e critica permanente, animatrice della vita associativa della categoria e dei coordinamenti dei colleghi che vivono la condizione del giornalista senza contratto sicuro, stavolta non è sparita dietro un lenzuolo bianco con due fori agli occhi, la sua “divisa di battaglia”: è scomparsa, stroncata da un malore fulminante. Una tragedia che sconvolge tutti coloro che l’hanno conosciuta, che l’hanno avuta al fianco in tante battaglie, anche tenace e leale personalità competitiva, protagonista nella componente interna della Fnsi “Senza Bavaglio”, sul terreno delle idee e delle azioni sociali, nel Sindacato dei giornalisti e nel movimento più vasto per la lotta al lavoro sommerso e precario.

 

Ancora sabato scorso, Marilisa era in prima linea. Domenica una pausa nella inesauribile attività sociale, l’avviso di un dolore intenso e la morte.

Marilisa Verti non è un fantasma. E’(ne parliamo al presente perché così la sentiamo tra noi) una donna e una giornalista vera, una persona vitale nel paesaggio delle attività sociali per le libertà, i diritti, la dignità del lavoro in tutte le sue espressioni. I suoi “fantasmi”, visti in piazza in tante manifestazioni, sono una denuncia permanente per far conoscere e capire i drammi di chi non sta nei libri paga regolari, anche delle imprese editoriali, e per chi i Cud certificano una vita da fantasmi.

La Fnsi saluta Marilisa Verti con affetto, partecipa al dolore dei famigliari, rivive la forza della sua magnetica solidarietà”.

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