Martedì prossimo, 11 gennaio, si apre a Bergamo il 26° Congresso della Federazione Nazionale della Stampa. Durerà fino a venerdì 14.
Senza Bavaglio è assai preoccupato delle proposte di modifica dello statuto che saranno presentate e discusse in Congresso. In alcuni punti tagliano le gambe totalmente alle minoranze.
Il comma che introduce il quorum, che vuole far partecipare alla ripartizione dei seggi solo quelle liste cha hanno raggiunto almeno un quorum pieno, al di là di tutto, è inaccettabile. Non solo danneggia i gruppi che non sono al potere, ma penalizza le idee e il sindacato intero. Nel momento in cui c’è sempre meno partecipazione, ridurre ancora di più in questo modo le possibilità di fare sentire le voci più disparate è suicida.
L’età media degli iscritti al sindacato sta diventando altissima. E quella dei delegati al congresso ancora più alta. Il vicesegretario dell’Associazione Stampa Romana ha 84 anni, il vicepresidente 76. Colleghi degnissimi ma come si può pensare che difendano i colleghi giovani alle prese con il precariato e con la mancanza di lavoro?
Senza Bavaglio cercherà di fare in modo che quelle proposte di modifica dello statuto non siano approvate. E ci appelliamo a tutti i colleghi.
Per essere approvata la riforma statutaria ha bisogno di una maggioranza qualificatissima. Due terzi degli aventi diritto al voto e cioè dei delegati. Quindi se ci sono problemi di opportunità non c’è bisogno di votare contro: ci si può astenere o addirittura non votare, alzandosi e uscendo dalla sala.
Scusate se siamo così brutali. Non vogliamo offendere nessuno ma riteniamo che il momento sia assai delicato. La FNSI rischia il completo naufragio.
Senza Bavaglio
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