Domani al TAR del Lazio si decide sul prelievo forzoso sulle pensioni dell’INPGI

Comitato NoPrelievo
Roma, 19 febbraio 2017

Domani, 20 febbraio, si svolge al Tar del Lazio (sezione Terza Bis) la discussione unificata su due ricorsi relativi al “contributo di solidarietà”, o meglio prelievo forzoso, deciso dall’INPGI, senza una copertura legislativa, sugli assegni superiori ai 38 mila euro annui. I due ricorsi sono stati presentati rispettivamente dagli avvocati Alfonso Amoroso e Carlo Guglielmi, per Demetrio De Stefano, Liliana Madeo e Salvatore Rotondo, del Comitato NoPrelievo, e dagli avvocati Vincenzo Greco e Umberto Ilardo per Marcello Sorgi, più altri dieci colleghi.

Le variabili sono troppe per poter dire che sapremo subito il destino dei ricorsi. I giudici intanto devono decidere per giurisdizione: cioè stabilire la competenza o meno del Tribunale Amministrativo sulla materia in discussione. E, solo in caso positivo, poi decidere nel merito. Ed ancora se procedere con una sentenza semplificata o normale. Questo tradotto in un arco temporale significa una forbice di ulteriore attesa tra i due e i 150 giorni.

Dal momento poi in cui verrà depositata la sentenza le parti avranno 60 giorni per depositare l’eventuale ricorso al Consiglio di Stato. E il massimo organo di consulenza giuridico-amministrativa pubblica, con indipendenza garantita dalla Costituzione (articoli 100 e 108), potrebbe farci attendere ulteriori 4 mesi.

I tempi potrebbero essere lunghi, certo, ma i pensionati del Comitato NoPrelievo hanno pazienza e determinazione, decisi ad arrivare fino in fondo in difesa dei diritti garantiti dalle leggi dello Stato.

Comitato NoPrelievo

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