Assange: spia o giornalista da Pulitzer? Ne discutono Maurizi, Barbacetto e Alberizzi

Senza Bavaglio e Africa ExPress
Milano, 26 giugno 2022

Lunedì 27 giugno – ore 18 Stefania Maurizi presenta il suo libro “Il potere segreto” nello studio dell’architetto Emilio Battisti.
Milano, viale Caldara 13, interno 7.
Con l’autrice, discuteranno sull’estradizione di Julian Assange i giornalisti Gianni Barbacetto e Massimo Alberizzi.

Incontro aperto al pubblico, e in diretta sulla pagina Facebook di Emilio Battisti

https://www.facebook.com/emilio.battisti.56

 

Gli aggiornamenti sulla vicenda di Assange si possono leggere su Micromega, all’indirizzo https://micromega.substack.com/p/la-battaglia-per-la-liberta-di-julian

Fate girare questo messaggio. La mobilitazione è importante per salvare la vita di Julian Assange

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Julian Paul Assange, giornalista australiano, ora detenuto in custodia cautelare in un carcere di massima sicurezza in Gran Bretagna, nei prossimi giorni rischia di essere estradato negli Stati Uniti, dove potrebbero attenderlo 175 anni di galera: è accusato di aver divulgato documenti segreti che hanno rivelato crimini di guerra e torture delle truppe americane in Afghanistan e in Iraq.

A decidere di ribaltare completamente il verdetto del giudice che nel gennaio dello scorso anno aveva negato l’estradizione, è stata la High Court di Londra con una sentenza emessa il 10 dicembre, proprio nel giorno in cui si celebrava la Giornata mondiale dei Diritti umani. Gli USA vorrebbero processare Assange perché ha reso pubblici documenti coperti dal segreto militare. Ma il loro contenuto – la testimonianza di crimini di guerra e violazione dei diritti umani – è tale che la sua divulgazione rappresenta un servizio reso ai cittadini di quelle nazioni che, proprio perché si dichiarano democratiche, devono sottoporsi al controllo degli elettori affinché si sappia ciò che i governanti fanno in loro nome.

Senza questo controllo, che esige una trasparenza quanto più ampia possibile e perciò una stampa quanto più libera e indipendente, non si può avere democrazia, perché saremmo privati della libertà di parola, e soprattutto degli strumenti che ci permetterebbero di avere una visione informata e critica.

Se coronata da successo, l’incriminazione di Assange ai sensi dell’ Espionage Act (una legge risalente al 1917 che non distingue tra il giornalista che pubblica materiale nel pubblico interesse e la spia che rivela segreti al nemico) decreterebbe non solo la fine della libertà di stampa e del giornalismo di inchiesta a scala mondiale, ma anche della democrazia intesa come forma di governo in cui la titolarità del potere risiede permanentemente nelle mani dei cittadini che, attraverso gli organi di informazione, ne controllano l’esercizio.

Poiché la decisione finale dell’ultra conservatrice ministra degli interni britannica Priti Patel autorizza l’estradizione, Assange potrà essere deportato negli USA nei prossimi giorni e la sua sorte dipende ormai soltanto dalla urgente mobilitazione che sapremo creare.

Stefania Maurizi, giornalista investigativa, ha affrontato e approfondito il tema nel suo documentatissimo libro “Il potere segreto” (edito da Chiarelettere), e ne discuterà in collegamento da remoto con Massimo Alberizzi e Gianni Barbacetto, presenti in studio.

Emilio Battisti

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